“L’abrogazione della norma del governo che puntava a salvare le pensioni dei manager della Pubblica amministrazione è sicuramente una buona notizia perché contribuisce a riaffermare un minimo livello di equità in questo paese”. Così il segretario generale dello Spi Cgil, Carla Cantone, ha commentato l’approvazione da parte del Senato dell’emendamento che ha abrogato il comma 2 dell’articolo 1 del decreto sulle commissioni bancarie.
“Non c’è infatti davvero nulla di equo – ha continuato Cantone – nel garantire una super-pensione a uno sparuto numero di alti dirigenti mentre milioni di persone che hanno lavorato duramente per 40 anni e che oggi hanno un reddito da pensione medio-basso si sono visti ingiustamente bloccare per sempre la rivalutazione annuale”.
“E’ giunta l’ora – ha concluso il segretario generale Spi Cgil – che il Parlamento si occupi dei pensionati italiani meno fortunati dei manager e che non sono di certo tra i tanti che hanno pensioni dorate adoperandosi per sostenere il loro potere d’acquisto, che è ormai ridotto al lumicino tra tasse, tariffe, prezzi e un costo della vita divenuto davvero insostenibile”.