Sostenibilità energetica e ambientale, formazione continua e un cambio di passo per le modalità lavorative dei dipendenti. Sono queste le chiavi del progetto “grEEn-Campus” lanciato da Stellantis per il sito di Mirafiori, il primo dei tre green campus del gruppo in Europa, oltre a Poissy (Francia) e Russelsheim (Germania) e a cui se ne aggiungerà uno negli Usa, che prenderà il via entro il 2025. Ad annunciarlo è il responsabile delle relazioni sindacali del gruppo Stellantis, Xavier Chereau, parlando di un nuovo spazio di lavoro nella palazzina di corso Agnelli che si estenderà su una superficie di 200 mila metri quadrati e che accoglierà circa 10.000 lavoratori impegnati in attività di design, ricerca e sviluppo. Un investimento massiccio di oltre 150 milioni di euro per uno spazio green, funzionale al raggiungimento dell’obiettivo della neutralità Co2 nel 2038.
“La sigla ‘EE’ in grEEn-campus – spiega Chereau – rappresenta sia l’impegno di Stellantis a essere positiva dal punto di vista energetico e per proteggere l’ambiente, sia il suo impegno a incoraggiare una mentalità di formazione continua e offrire una straordinaria esperienza di lavoro per i dipendenti”. Il restyling, quindi, riguarda anche gli spazi di lavoro, ridisegnati “per renderli più in linea alle nostre nuove modalità di lavoro ibride, considerato che un numero significativo dei nostri colleghi sta sfruttando la flessibilità del lavoro agile, e al contempo contribuire a ridurre le emissioni di carbonio dell’azienda”, aggiunge Chereau. L’obiettivo è di offrire ai dipendenti “un’esperienza completamente rinnovata in termini di tempo trascorso in sede incoraggiando scambi interni e con altre aziende che promuovano lo sviluppo congiunto e l’intelligenza collettiva, integrando l’esperienza del lavoro da remoto. Si tratta di un progetto ambizioso, sia per l’azienda che per i dipendenti, che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio e diventare un luogo ideale in cui lavorare”.
L’annuncio è stato colto con favore anche dai sindacati. “Cogliamo favorevolmente quanto comunicatoci” da Chereau, dichiarano il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, e il coordinatore nazionale auto Fim-Cisl, Stefano Boschini. “La direzione Stellantis ha condiviso l’importanza di Torino e dell’Italia nella strategia del Gruppo e si è riservata d’essere più precisa nei prossimi incontri nel meglio definire le diverse funzioni e la loro complementarietà con gli altri centri in Europa e nel Mondo”.
Per il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, “il Green Campus a Mirafiori nel 2025 a ‘zero emissioni’ è un impegno importante che implica cospicui investimenti, a tripla cifra, in vista dell’elettrificazione. Ora, però, occorre concentrarsi, attraverso le trattative con il governo sull’allocazione delle piattaforme, scegliendo con attenzione i volumi per il nostro Paese che garantiscano non solo il presente ma il futuro”.
Il segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, Gianluca Ficco, il segretario generale della Uilm di Torino, Luigi Paone, aggiungono: “L’intenzione di Stellantis di investire a Torino per la creazione di un green campus a Mirafiori rappresenta il segno tangibile dell’interesse a investire in Italia e a proiettarsi verso la transizione energetica”.
Infine, il segretario nazionale Fiom-Cgil, e responsabile settore mobilità, Samuele Lodi, e il coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Simone Marinelli, concludono: “Un progetto sicuramente innovativo, un investimento importante che però non crea nuova occupazione e che andrà monitorato per vedere se realmente porterà una rinnovata attività di ricerca e sviluppo, che da molto tempo è assente nel nostro Paese”.
e.m.