Per raggiungere l’obiettivo di produzione di un milione di veicoli al 2030 deciso con il governo “abbiamo bisogno di tutti gli stabilimenti italiani, quindi sicuramente c’è un futuro per Pomigliano e Mirafiori”. È la rassicurazione del Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in un incontro stampa sui conti 2023, in cui precisa che “arriveranno nuovi modelli” e la Panda sarà sostituita”. Fondamentale però, ha ribadito Tavares, è “lavorare a stretto contatto con il governo, come stiamo facendo”.
Il Ceo ha poi ricordato che “ad oggi l’Italia è l`unico paese che utilizzerà le 2 piattaforme Stla Medium e Large. Le speculazioni sul mancato utilizzo della nostra capacità in Italia non sono corrette”.
Parlando dello stabilimento di Pomigliano, Tavares ha spiegato che “sta lavorando al massimo della capacità produttiva perché abbiamo bisogno di più Panda la cui produzione terminerà nel 2026. Ma ci sarà un nuovo modello a sostituirla. Anche l’Alfa Romeo Tonale è un successo e sarà esportata anche negli Usa come la Hornet quindi lo stabilimento continuerà a produrre a pieno regime”.
A Mirafiori, invece, la best seller 500e “è vittima della mancanza di incentivi in Italia e in Germania che ha avuto un impatto significativo sulla domanda. Per questo è stato necessario ricorrere alla cassa integrazione. La 500e è un prodotto premium e per fare volumi servono incentivi. Quando saranno approvati in Italia e in Germania le cose andranno molto meglio. Il delta degli ordini con e senza incentivi è di +20mila veicoli”, ha precisato Tavares.
Tavares, poi, non manca di rispondere alle recenti accuse di chi sostiene che l’azienda sia sbilanciata a favore della Francia, come la premier Meloni e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Non sono né italiano né francese. Sono portoghese e faccio gli interessi del gruppo”, chiosa definitivamente il Ceo.
“Stiamo utilizzando le piattaforme di Psa perché c’era urgenza di procedere con l`elettrificazione e Fca non aveva prodotti adeguati perché in passato non sono stati fatti gli investimenti necessari. Non è corretto criticare l’utilizzo di queste piattaforme solo perché sono francesi. Siamo ansiosi di utilizzare i prodotti di ingegneria italiani a partire da quelli di Torino quando saranno disponibili”, ha aggiunto.
e.m.