Il Consiglio di Stato ha annullato per un vizio di forma il Decreto della Regione Calabria del 13 settembre 2010 che autorizzava l’Enel all’esercizio della centrale a biomasse del Mercure. La sentenza – si legge in una nota del gruppo energetico – prefigura la chiusura dell’impianto Enel dove lavorano attualmente 100 persone.
La Sesta Sezione del supremo organo di giustizia amministrativa ha riscontrato un vizio procedurale dovuto alla mancata convocazione della Regione Basilicata alla Conferenza dei Servizi.
L’azienda ha investito 70 milioni per realizzare una moderna centrale a biomasse vegetali di piccola taglia che può vantare standard di qualità ambientale molto elevati. (LF)
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