“Grazie a questo Parlamento, agli Stati membri e alla mia squadra di commissari, abbiamo tradotto in azione oltre il 90% degli orientamenti politici che ho presentato nel 2019. Insieme, abbiamo dimostrato che quando l’Europa è coraggiosa, riesce a fare le cose”. Lo ha rivendicato stamattina a Strasburgo la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante il suo discorso su “lo stato dell’Unione” davanti alla plenaria del Parlamento europeo.
“In un mondo di incertezze – ha detto von der Leyen -, l’Europa deve, ancora una volta, rispondere alla chiamata della storia. Ed è quello che dobbiamo fare, insieme. Dobbiamo innanzitutto conquistare la fiducia degli europei per rispondere alle loro aspirazioni e paure. E nei prossimi 300 giorni è imperativo portare a termine il lavoro che ci hanno affidato”.
Von der Leyen pone un accento particolare su quanto è stato realizzato riguardo al “Green Deal”, visto come un fattore di crescita e di sostegno della competitività dell’industria europea. “Quando mi sono presentata a voi – ha ricordato la presidente della Commissione -, nel 2019, con il mio programma per un’Europa verde, digitale e geopolitica, so che alcuni avevano dei dubbi. Ma guardiamo dov’è l’Europa oggi: abbiamo assistito alla nascita di un’Unione geopolitica, che sostiene l’Ucraina, si oppone all’aggressione russa, risponde all’assertività della Cina e investe nei partenariati” con tante altre economie nel mondo.
Proprio sul capitolo dei nuovi ingressi, Von der Leyen ha sottolineato che “il futuro dell’Ucraina è nella nostra Unione, il futuro dei Balcani occidentali è nell’Unione, il futuro della Moldova è nell’Unione e so quanto questa prospettiva sia importante anche per i cittadini della Georgia”, ricordando che “in un mondo in cui c’è chi prende di mira i paesi, uno dopo l’altro, non possiamo lasciare indietro i cittadini europei”.
Ma è sul capitolo del Green Deal che la presidente della Commissione concentra il suo discorso. “Ora abbiamo un Green Deal per l’Europa che è il fulcro della nostra economia e la cui ambizione non è seconda a nessuno. Abbiamo tracciato il percorso verso la trasformazione digitale e siamo diventati pionieri globali dei diritti online. Abbiamo messo in atto lo storico piano ‘NextGenerationEU’ – ha sottolineato von der Leyen -, 800 miliardi di euro per finanziare sia investimenti che riforme, che crea posti di lavoro dignitosi per oggi e domani. Abbiamo gettato le basi di un’Unione della Salute, che ci ha aiutato a vaccinare un intero continente e vaste regioni del mondo. Manteniamo la rotta, rimaniamo ambiziosi”. Ed è in questo senso che von der Leyen rivendica il successo di aver “trasformato il programma climatico in un programma economico. E questo ha dato un chiaro segnale sulla direzione da prendere in termini di investimenti e innovazione. E i risultati di questa strategia di crescita li abbiamo già visti nel breve termine”.
“Il Green Deal europeo – ha precisato – fornisce il quadro, gli incentivi e gli investimenti necessari; ma sono i cittadini, gli inventori e gli ingegneri a creare le soluzioni. Ed è per questo che, entrando nella nuova fase del Green Deal europeo, una cosa non cambierà: continueremo a sostenere l’industria europea durante questa transizione. Abbiamo iniziato con un pacchetto di misure, dal regolamento sull’industria ‘Net Zero’ al regolamento sulle materie prime critiche. Con la nostra strategia industriale esaminiamo i rischi e le esigenze di ciascun ecosistema come parte di questa transizione. Dobbiamo finire questo lavoro. E da lì dobbiamo sviluppare un approccio per ciascun ecosistema industriale”
“Ecco perché, a partire da questo mese – ha annunciato von der Leyen -, ospiteremo una serie di dialoghi con l’industria sulla transizione pulita. L’obiettivo principale sarà quello di aiutare ciascun settore a sviluppare il proprio modello economico in un’ottica di decarbonizzazione dell’industria”.
“Troppo spesso – ha lamentato von der Leyen – le nostre aziende si ritrovano escluse dai mercati esteri o vittime di comportamenti predatori. Spesso vengono battuti sul prezzo dai concorrenti che beneficiano di ingenti sussidi pubblici. E non abbiamo dimenticato quanto la nostra industria dell’energia solare abbia sofferto a causa delle pratiche commerciali sleali della Cina. Molte giovani aziende sono state espulse dal mercato dai concorrenti cinesi fortemente sovvenzionati”. Ed è a questo punto che la presidente della Commissione ha annunciato un’indagine anti-sovvenzione sulle auto elettriche cinesi: “L’Europa è aperta alla concorrenza, non una corsa al ribasso. Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali”.
Sul tema migranti, von der Leyen ha affermato che un accordo sul Patto Ue per l’immigrazione e l’asilo “non è mai stato così vicino. Il nostro lavoro sulla migrazione si basa sulla convinzione che l’unità è alla nostra portata. Un accordo sul Patto non è mai stato così vicino. Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno un’opportunità storica per realizzarlo. Dimostriamo che l’Europa può gestire l’immigrazione in modo efficace e compassionevole. Finiamo il lavoro”, ha concluso la presidente della Commissione.