“Continuano le farneticanti dichiarazioni di Carlo Bonomi. Ieri l`ha fatta veramente grossa, un fatto è parlare all`assemblea di Confindustria, un`altra è quella di partecipare a un`assemblea di un settore metalmeccanico e rilasciare dichiarazioni fuori tempo e fuori luogo dimostrando platealmente di non conoscere il rinnovo del contratto del 2016”. Lo dichiara Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.
“Bonomi – continua Palombella – è in ritardo di quattro anni, poiché sono stati proprio i metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm con Federmeccanica e Assistal a siglare il contratto del rinnovamento nel 2016. Quel contratto attualmente in scadenza – aggiunge – ha previsto minimi contrattuali bassi perché legati esclusivamente all`Ipca (Indice dei prezzi al consumo) ottenendo invece norme stringenti sulla sicurezza, 24 ore di formazione come diritto individuale, un sistema di welfare contrattuale molto forte. E puntava, inoltre, su assistenza sanitaria estesa a tutti, previdenza pensionistica e un sistema partecipativo innovativo”.
“Questo rinnovo oltre a consolidare quegli obiettivi dovrà necessariamente incrementare significativamente i minimi salariali, indispensabili per evitare otto anni, quattro prima e quattro dopo, di retribuzioni bloccate per aumentare il potere di acquisto di 1 milione e 400mila lavoratori fondamentali per far ripartire i consumi – conclude – questa incursione a gamba tesa di Confindustria rischia di mettere in discussione il sistema contrattuale e spianerà la strada a una fase conflittuale in un momento così delicato per il Paese. Ci appelliamo a Federmeccanica e Assistal affinché non ascoltino le parole di Bonomi e il 7 ottobre arrivino al tavolo con una proposta di incremento salariale sui minimi che tenga a riferimento la piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm e approvata da tutti i lavoratori metalmeccanici. Altrimenti sarà lotta”.
TN