Semaforo verde del parlamento ungherese alla costruzione, lungo i 175 chilometri della frontiera fra Ungheria e Serbia, di un “muro” per tentare di ridimensionare il flusso di migranti che tentano di raggiungere l’Europa occidentale attraverso i due Paesi. Il parlamento ha adottato, con 151 voti contro 41, une serie di leggi che rendono possibile la costruzione della barriera, alta quattro metri, annunciata il mese scorso dal premier populista Viktor Orban.
La legge prevede anche l’espropriodei terreni che si trovano lungo il tracciato della futura barriera, su una larghezza di 10 metri. In vigore dal primo agosto, il nuovo pacchetto rende inoltre più rapide le procedure di esame delle domande di asilo ma limita le possibilità di ricorso. L’obiettivo è di “poter identificare fra i migranti quelli che hanno veramente bisogno di protezione, rispetto ai tipici migranti economici”, ha spiegato il ministro dell’Interno, Sandor Pinter, prima del voto.
“L’Ungheria è alle prese con la più grande pressione migratoria della sua storia che supera le sue possibilità del 130%”, ha sottolineato