Un bonus fiscale per le piccole e medie imprese che non riducono gli occupati e uno sgravio aggiuntivo a chi aumenta i posti di lavoro. Lo chiede il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, intervenendo all’assemblea elettiva di Confesercenti all’Auditorium di Roma. Nella sua relazione il presidente sottolinea la necessità di non considerare la crisi come “fatto ineluttabile” e di considerare il mondo delle Pmi come una realtà che, se sostenuta, può contribuire efficacemente a superare le attuali difficoltà.
Una prima considerazione riguarda l’Abruzzo. Dopo il riconoscimento della positività delle prime misure poste in essere si sottolinea come sia importante evitare “il rischio che al disagio degli abitanti si aggiunga la fuga dei turisti da tutto l’Abruzzo con la conseguente perdita di ricchezza e di posti di lavoro proprio là dove ce n’è più bisogno”. La relazione sottolinea inoltre il valore di “una sempre più forte convergenza fra le Associazioni delle Pmi”. Dopo le altre iniziative di Confesercenti “vogliamo ripeterci, con grandi obiettivi: più unità e più ambizione devono caratterizzare la nuova fase dell’azione comune”. Altro tema caldo è la questione del credito, sulla quale è fondamentale un’iniziativa costante del Governo anche come rassicurazione verso le pmi: “l’erogazione del credito è fondamentale, così come lo è l’attenzione verso le Pmi, che con la crisi sono più esposte all’azione predatoria degli usurai”. Quindi “più liquidità ai Confidi, maggiori finanziamenti alle imprese”, chiede Confesercenti.
Altra esigenza da considerare è quella del peso fiscale sulle Pmi: “le difficoltà hanno appesantito la questione fiscale e le pmi ne pagano il prezzo più alto: hanno sempre sofferto per la morsa burocratica e fiscale ma oggi, bassa crescita, sottocapitalizzazione e tasse rischiano di stritolarle”.
Occorre, ribadisce il presidente, agire con forza, tagliando gli sprechi della spesa pubblica per “portare in tre anni il peso del fisco sotto il 40%”. Per tali motivi chiede un impegno ad alleggerire gli studi di settore e avanza alcune proposte per far fronte ad una fase particolarmente pesante. Fra queste “la deducibilità totale dell’Irap e la rateizzazione delle imposte dovute in dodici mensilità senza aggravio di interessi”.
La Confesercenti richiama inoltre l’attenzione su quel grande patrimonio di piccoli esercizi commerciali che svolgono un ruolo essenziale nei centri abitati ma che vanno sostenuti anche per la valenza sociale che interpretano rispetto alle famiglie ed ai ceti sociali più deboli: contro i rischi di desertificazione “occorre un piano straordinario per il sostegno alle attività commerciali di vicinato. Due miliardi di euro in un triennio per innovazione, tutoraggio, credito agevolato, progetti di filiera, sostegno all’occupazione e l’avvio di nuove imprese”. Ancora Venturi chiede che si prosegua nell’impegno contro sommerso, sprechi e inefficienze che pesano sul Paese ed in particolare sulle pmi e impediscono di poter contare su risorse utili alle infrastrutture strategiche e alla modernizzazione del Paese.
Pubblichiamo in Documentazione il testo integrale della relazione del presidente di Confesercenti, Marco Venturi.
Francesca Romana Nesci
28 maggio 2009