La riduzione dei lavoratori delle banche andrà avanti e dovrà essere accompagnata da un taglio delle remunerazioni “a tutti i livelli”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso dell’assemblea annuale dell’Abi.
Secondo Visco, infatti, “dal 2008 il numero dei dipendenti è sceso del 12%”, un processo “destinato a proseguire, anche con il ricorso a ben calibrate misure di accompagnamento all’interruzione anticipata del rapporto di lavoro”.
“La riduzione dei costi – ha aggiunto il governatore – dovrà in questa transizione riguardare anche le remunerazioni complessive, a tutti i livelli, e ridurre sul piano organizzativo ridondanze ancora diffuse”.
Visco sostiene poi che le banche italiane “devono cambiare, mirando a divenire più resilienti e a recuperare un livello adeguato di redditività”. “Il successo di questa trasformazione – ha proseguito – dipenderà dalla capacità dell’intera economia di tornare su un sentiero di crescita sostenuta e duratura cui gli intermediari devono contribuire, tenendosi peraltro pronti all’eventualità che il raggiungimento di un più soddisfacente ritmo di espansione dell’attività produttiva possa avvenire in tempi non brevi”.
“Nel 2016 e nei primi mesi di quest’anno – ha aggiunto Visco – si sono ridotti sia i flussi di crediti deteriorati sia l’incidenza del loro stock sul totale dei prestiti. È una tendenza che va consolidata con una gestione attiva di queste esposizioni”.
“Nell’ultimo decennio la redditività delle banche europee si è fortemente ridotta. La recessione e la crisi dei debiti sovrani hanno avuto pesanti ripercussioni sui conti economici degli intermediari la cui attività è incentrata sul credito all’economia – prosegue Visco -. In Italia il calo degli utili del settore bancario è stato particolarmente pronunciato; il rendimento del capitale, attorno al 10% alla metà dello scorso decennio, è stato, al netto di fattori eccezionali, pressochè nullo negli ultimi cinque esercizi”, ha sottolineato il governatore.
“Le operazioni di cessione e cartolarizzazione attualmente in corso determineranno una ulteriore marcata flessione delle esposizioni deteriorate nette: nei prossimi 12 mesi la loro incidenza potrà scendere al di sotto dell’8%” del totale dei prestiti. Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Abi.
Alla fine dello scorso marzo, si viaggiava al 9,2% dopo il picco dell’11,4% raggiunto nella seconda metà del 2015.
Quanto all’iter della ricapitalizzazione di Mps, “va completato entro l’inizio di agosto con l’emanazione dei decreti ministeriali di attuazione”. Il Tesoro, in caso di ristoro intergrale degli obbligazinisti subordinati retail, metterà risorse per 5,4 miliardi acquisendo una quota di circa il 70% nella banca senese.
“Una volta riportata la banca su adeguati livelli reddituali, lo Stato cederà sul mercato la propria partecipazione, valorizzando l’investimento ora effettuato”, ha concluso Visco.