UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 27 aprile 2023.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 12.55
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 27 aprile 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 13.20.
DL 20/2023: Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.
C. 1112 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione introduttiva e che nella seduta odierna la Commissione procederà all’espressione del parere di competenza. Invita, quindi, il relatore a formulare la sua proposta di parere.
Silvio GIOVINE (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole, di cui raccomanda l’approvazione.
Davide AIELLO (M5S) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, ritenendo che su un tema delicato come quello dell’immigrazione – sul quale il gruppo del M5S si è sempre speso con forza, come dimostra il grande lavoro svolto nella passata legislatura con l’indagine conoscitiva sul caporalato – il Governo abbia risposto con un provvedimento ritenuto non convincente. Fa dunque notare che l’Esecutivo, nonostante abbia sbandierato tale tema in termini propagandistici in campagna elettorale, non appare pronto ad affrontare l’emergenza migratoria caratterizzata tuttora da continui drammatici sbarchi di immigrati, che avvengono soprattutto nelle coste della Sicilia e della Calabria.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, facendo notare che – nonostante il Governo abbia adottato tale provvedimento, con toni propagandistici, nell’ambito di un Consiglio dei ministri convocato nel palazzo del comune di Cutro, luogo che è stato drammatico teatro di un recente naufragio di migranti – il testo in esame non reca alcuna misura adeguata a scongiurare future analoghe tragedie. Rileva, più in generale, che l’Esecutivo, sebbene abbia evidenziato nello stesso DEF 2023 come l’aumento dell’immigrazione possa determinare benefici alla nostra economia, non sembra intenzionato ad intervenire con efficacia in tale materia, considerato il suo accanimento verso la questione della protezione speciale, portato avanti in violazione del dettato costituzionale, e della sua demagogica ostilità nei confronti degli ingressi dei lavoratori che rischia di favorire l’illegalità. Ritiene che la questione dei flussi migratori non sia gestita adeguatamente, a fronte del numero di richieste presentate, tenuto conto del calo demografico e delle carenze di manodopera nei vari comparti imprenditoriali, denunciate dalle stesse organizzazioni di rappresentanza. Ritiene, in conclusione, che il Paese sul tema dell’immigrazione meriti più serietà e non questa propaganda messa in mostra dall’Esecutivo.
Antonio D’ALESSIO (A-IV-RE) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, ritenendo che il provvedimento testimoni poca sensibilità del Governo su un tema così delicato.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) ritiene che i processi migratori rappresentino una realtà complessa che richiede una gestione attenta e pragmatica, che sia sottratta alle logiche di schieramento politico. Giudica necessario, infatti, intervenire con efficacia sul mercato del lavoro, attualmente d’impronta duale, evitando che vi siano discriminazioni di trattamento per i migranti, venendo incontro anche alle esigenze delle imprese. Prende atto con rammarico, inoltre, che la normativa vigente ostacola l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, come dimostra la sproporzione tra il numero di ingressi e il numero delle richieste presentate dai lavoratori stranieri, evidenziando la necessità di uscire dalla demagogia e intraprendere finalmente un percorso virtuoso che gestisca i processi migratori, a tutela dei lavoratori stessi e delle imprese. Preannuncia, in conclusione, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 13.35.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.35 alle 13.50.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 27 aprile 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene la viceministra del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
La seduta comincia alle 13.50.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati
5-00750 Soumahoro: Sulle iniziative volte all’allineamento ai fini sanzionatori della fattispecie dei lavoratori chiamati all’esecuzione di speciali servizi di durata non superiore a tre giorni a quella dei lavoratori con contratto di lavoro intermittente.
Franco MANES (MISTO-MIN.LING.), cofirmatario della interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Franco MANES (MISTO-MIN.LING.), pur ringraziando la rappresentante del Governo per la risposta, dichiara che si sarebbe aspettato un orientamento dell’Esecutivo più favorevole ai datori di lavoro interessati, facendo notare che la normativa vigente, come attualmente interpretata, rischia di determinare nei loro confronti l’irrogazione di sanzioni amministrative sproporzionate in ragione del numero di rapporti instaurati dall’azienda per ciascun lavoratore extra. Fa presente che continuerà a monitorare la situazione auspicando un intervento che risolva tale problematica.
5-00751 Laus: Sulle iniziative per assicurare il rispetto della normativa in materia di sicurezza nei cantieri edili anche a seguito della prossima entrata in vigore del nuovo codice degli appalti.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) illustra l’interrogazione in titolo.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), pur prendendo atto di un certo impegno profuso sul tema delle ispezioni, si dichiara non soddisfatto della risposta, facendo notare che l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti rischia di compromettere le condizioni di sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili, questione sulla quale, a suo avviso, andrebbe mantenuta ben più alta l’attenzione.
5-00752 Barzotti: Sulle iniziative a sostegno dei lavoratori licenziati da Simet Spa.
Vittoria BALDINO (M5S), cofirmataria dell’interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto, ricordando di aver già sollevato la questione con precedenti atti di sindacato ispettivo, senza aver ricevuto alcuna risposta. Fa notare peraltro che tra tali lavoratori coinvolti vi sono anche donne che, nel tentativo di ricercare una nuova occupazione nel settore, lamentano forme di discriminazione di genere nei loro riguardi.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Vittoria BALDINO (M5S) si dichiara non soddisfatta della risposta della rappresentante del Governo, rilevando che è stato ignorato che nel marzo del 2019 venne sottoscritto un accordo tra Simet e Ferrovie dello Stato, attraverso la società Busitalia Sita Nord, controllata integralmente da Ferrovie dello Stato, che prevedeva un piano di rilancio del brand e dei servizi storici, nonché di attivazione di nuove rotte. Ricorda infatti che Busitalia Sita Nord uscì dalla compagine sociale compromettendo il piano industriale siglato con Simet.
Ritiene, dunque, necessario avviare quanto prima un tavolo di crisi presso i Ministeri competenti, al fine di affrontare tale situazione occupazionale e individuare un sostegno ai lavoratori coinvolti nonché all’intero comparto interessato, che appare strategico per un territorio già in difficoltà.
5-00753 Giaccone: Sulle iniziative volte a garantire la piena funzionalità dell’agenzia INPS di Zogno (BG).
Rebecca FRASSINI (LEGA), cofirmataria dell’interrogazione, ne illustra il contenuto.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Rebecca FRASSINI (LEGA), ringrazia la rappresentante del Governo per la risposta che ritiene testimoni l’attenzione prestata dal Governo sulla questione della funzionalità dell’agenzia INPS di Zogno, dalla quale dipende l’erogazione di servizi indispensabili alla collettività di territori montani disagiati. Auspica che si continui a monitorare tale questione al fine di evitare qualsiasi forma di ridimensionamento del servizio e fornire sempre più un segnale di presenza della pubblica amministrazione nelle zone montane.
5-00754 Rizzetto: Sulle iniziative per agevolare l’accesso ai benefici di cui alla legge n. 104 del 1992 per i cittadini italiani residenti all’estero.
Marta SCHIFONE (FDI), cofirmataria dell’interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.
La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Marta SCHIFONE (FDI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta della rappresentante del Governo.
Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.25.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 27 aprile 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 21.
Documento di economia e finanza 2023.
Doc. LVII, n. 1, Annesso-bis e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Walter RIZZETTO, presidente, fa presente che, viste le determinazioni odierne della Conferenza dei Presidenti di Gruppo, la Commissione è chiamata a esprimere nuovamente il prescritto parere alla V Commissione, per le parti di propria competenza, sul Documento di economia e finanza 2023, Annesso-bis e Allegati (Doc. LVII, n. 1), essendo stata ripresentata dal Governo alle Camere nella giornata odierna la relazione al Parlamento sullo scostamento ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 243 del 2012.
Cede quindi la parola al relatore, onorevole Malagola, affinché formuli la sua proposta di parere.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, ai fini della relazione introduttiva si richiama integralmente a quella già svolta nella precedente seduta del 19 aprile con riguardo alla precedente versione del DEF, in quanto il testo del DEF rimane invariato, mentre nel testo della relazione sullo scostamento è introdotta una modifica testuale limitata, che precisa che le risorse che si rendono disponibili saranno utilizzate anche per sostenere le famiglie con figli. Apprezzata tale modifica, formula pertanto una proposta di parere favorevole, che si richiama a quella formulata sul precedente testo, con una integrazione nelle premesse con riferimento alla stessa modifica.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) mette in evidenza preliminarmente il carattere grottesco di ciò che è avvenuto in Aula alla Camera, con la mancata approvazione a maggioranza assoluta della relazione sullo scostamento.
Inoltre fa presente che lo scostamento previsto, già di importo esiguo, assume un carattere ancora meno incisivo, considerato che le risorse che si rendono disponibili saranno utilizzate anche per sostenere le famiglie con figli. Pertanto ci saranno ancora meno risorse da destinare al sostegno del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti nel 2023.
Preannuncia quindi a nome del suo gruppo il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.
Valentina BARZOTTI (M5S) invita il relatore a chiarire il significato e l’effetto della modifica introdotta nella relazione sullo scostamento.
Ritenendo assai grave quanto accaduto oggi nell’Aula della Camera, preannuncia a nome del suo gruppo il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, osserva che la modifica riguarda solamente la parte descrittiva della relazione sullo scostamento trasmessa al Parlamento ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 243 del 2012, mentre rimangono invariati i saldi e l’entità dello scostamento.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 21.15.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 26 aprile 2023.
Audizione informale nell’ambito della discussione della risoluzione 7-00083 Mollicone: Iniziative normative in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo, di rappresentanti: di «Attrici Attori Uniti» – Comunità di lavoratrici e lavoratori professionisti dello spettacolo, del Coordinamento «La Musica che gira», dell’Unione Nazionale interpreti teatro e audiovisivo-UNITA, dell’Associazione di Promozione Sociale Registro Attrici Attori Italiani – RAAI.
L’audizione informale è stata svolta dalle 12.30 alle 13.15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 26 aprile 2023.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.15 alle 13.20.
RISOLUZIONI
Mercoledì 26 aprile 2023. — Presidenza della vicepresidente della XI Commissione, Tiziana NISINI, indi del presidente della XI Commissione Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 13.30.
7-00011 Peluffo e 7-00030 Pavanelli: Iniziative volte a salvaguardare i siti produttivi e i livelli occupazionali della DEMA Spa.
(Discussione congiunta e rinvio).
Le Commissioni iniziano la discussione congiunta delle risoluzioni.
Tiziana NISINI, presidente, invita i presentatori ad illustrare gli atti di indirizzo in titolo.
Marco SARRACINO (PD-IDP) illustra la risoluzione 7-00011 Peluffo, di cui è cofirmatario, osservando come la vicenda della Dema Spa testimonii che è in atto un processo di desertificazione industriale nel Meridione, che rischia di penalizzare seriamente tali territori dal punto di vista occupazionale e produttivo.
Fa notare che, dagli ultimi incontri svolti presso il Ministero con le organizzazioni sindacali, non sembra vi siano incoraggianti sviluppi, facendo presente che tale immobilismo rischia di condurre ad uno svuotamento di competenze all’interno dell’azienda, tenuto conto che i lavoratori saranno portati ad accettare altre offerte di lavoro. Fatto notare che il suo gruppo intende monitorare con attenzione anche la situazione relativa all’individuazione di altri possibili acquirenti, al fine di scongiurare eventuali passaggi di proprietà non adeguati a salvaguardare i lavoratori interessati, ritiene opportuno svolgere un ciclo di audizioni, in particolare ascoltando le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, al fine di acquisire ulteriori elementi di conoscenza sull’argomento in discussione.
Auspicando che sul tema in oggetto possa registrarsi il consenso di tutte le forze politiche, osserva, da ultimo, che la risoluzione in oggetto impegna il Governo ad adottare, d’intesa con tutti gli attori istituzionali coinvolti in questa vicenda, con la massima sollecitudine, ogni iniziativa utile per l’attivazione di uno specifico tavolo di crisi per la società Dema, al fine di trovare soluzioni utili per una prospettiva industriale finalizzata a salvaguardare i siti produttivi, i livelli occupazionali e il patrimonio di professionalità della manodopera impiegata.
Emma PAVANELLI (M5S) ricorda che la posizione della società Dema, che conta alcuni siti produttivi in Campania e Puglia con significativi livelli occupazionali, è assai critica nonostante i non trascurabili aiuti ricevuti nel corso degli ultimi anni che, tuttavia, non sono stati in grado di cambiare la situazione.
La persistenza di tali gravi condizioni è il motivo che sta alla base della risoluzione a sua prima firma, oggi in discussione congiunta. Ritiene peraltro utile svolgere un breve ciclo di audizioni, ascoltando la parte imprenditoriale e le organizzazioni sindacali, per gli opportuni approfondimenti istruttori volti a far emergere con maggiore chiarezza tutte le criticità nonché a conoscere quale sia la visione dell’azienda circa il suo futuro produttivo e occupazionale. Crede, infatti, che sia necessario poter avere un quadro più ampio ed esaustivo delle reali condizioni per favorire la ricerca e la definizione di soluzioni condivise e affinché i lavoratori coinvolti possano avere un’idea delle azioni concrete che l’azienda è in grado di attuare.
Ritiene, peraltro, che una crisi occupazionale che ancora una volta colpisse il Mezzogiorno sarebbe un colpo ancora più grave se contestualizzata al momento di estrema crisi economica che vive l’intero Paese, tanto più se si considera che il settore produttivo in questione risulta in espansione nel resto dell’Europa.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) chiede delucidazioni circa le modalità di prosecuzione dell’iter di discussione, anche alla luce della richiesta di svolgere un ciclo di audizioni su un tema ritenuto di particolare urgenza, considerati i rischi di depauperamento di competenze professionali che potrebbe essere determinato da una fuga dei lavoratori in altri territori.
Walter RIZZETTO, presidente, alla luce del presente dibattito, condivisa l’esigenza di svolgere un ciclo di audizioni nell’ambito della discussione delle risoluzioni in titolo, ritiene opportuno fissare alle ore 18 di venerdì 28 aprile il termine entro il quale i gruppi possono indicare i soggetti da audire.
Fa presente, in ogni caso, che le modalità di prosecuzione della discussione saranno definite più puntualmente nell’ambito di una prossima riunione dell’Ufficio di presidenza, integrato ai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, auspicando che si giunga in tempi rapidi all’approvazione di un atto di indirizzo al Governo.
Rinvia, dunque, il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.40.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 26 aprile 2023. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO.
La seduta comincia alle 13.45.
DL 20/2023: Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.
C. 1112 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Walter RIZZETTO, presidente, in sostituzione del relatore, osserva che la Commissione lavoro è chiamata ad esprimere il parere alla I Commissione sul disegno di legge C. 1112, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare, approvato dal Senato.
Passando ad esaminare il contenuto del provvedimento, soffermandosi, in particolare, sulle norme rientranti negli ambiti di competenza della Commissione, osserva che il provvedimento, che consta di 24 articoli, all’articolo 1, comma 1, prevede che per il triennio 2023-2025 siano definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri le quote massime di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale e per lavoro autonomo. Ciò in deroga, precisa il comma, all’articolo 3 del Testo unico delle leggi in materia di immigrazione (decreto legislativo n. 286 del 1998), il quale prevede una procedura per la programmazione dei flussi di ingresso rappresentata dalla predisposizione ogni tre anni – salva la necessità di un termine più breve – del documento programmatico relativo alla politica dell’immigrazione e dalla definizione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri annuale delle quote di ingresso, con possibilità di adottare ulteriori decreti in corso d’anno, sulla base dei criteri generali adottati nel documento programmatico. Ricorda che il decreto flussi pubblicato il 26 gennaio 2023 sulla Gazzetta Ufficiale – il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 dicembre 2022 – ha ammesso in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini non comunitari entro una quota massima di 82.705 unità (articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri).
Il comma 2 indica la procedura per l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di programmazione dei flussi di cui al comma 1.
Il comma 3 specifica poi il contenuto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri: indicazione dei criteri generali per la definizione dei flussi di ingresso che devono tenere conto dell’analisi del fabbisogno del mercato del lavoro effettuata dal Ministero del lavoro previo confronto con organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano nazionale; indicazione delle quote massime di ingresso dei lavoratori stranieri.
Il comma 4 prevede la possibilità, quando se ne ravvisi l’opportunità, di adottare durante il triennio ulteriori decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con la medesima procedura di cui ai commi 2 e 3.
Il comma 5 prevede che i decreto del Presidente del Consiglio dei ministri assegnino, in via preferenziale, quote riservate ai lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari. Ricorda che già attualmente i decreti flussi prevedono quote riservate a specifici Paesi che abbiano sottoscritto o stiano per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria.
Il comma 5-bis prevede che nei decreti di cui al presente articolo possono essere assegnate quote dedicate ad apolidi e a rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito.
Il comma 5-ter interviene in materia di autorizzazione, al di fuori delle quote, dell’ingresso e del soggiorno per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale, di stranieri cittadini di Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto intese o accordi in materia di rimpatrio.
Rispetto all’articolo 3 del Testo unico in materia di immigrazione la procedura speciale introdotta per il triennio 2023-2025 prevede quindi – salva la possibilità di aggiornamenti – un unico documento che, oltre a definire i criteri generali, stabilisca anche direttamente le quote di ingresso in Italia.
L’articolo 2 reca alcune modifiche alla disciplina sulle procedure per il rilascio di nulla osta al lavoro per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea (nonché per gli apolidi) e sugli effetti del medesimo nulla osta.
Le novelle di cui alla lettera a) del comma 1 concernono in particolare i profili temporali della suddetta procedura nonché i casi di accertamento di elementi ostativi successivo al nulla osta ed introducono il principio che, nelle more della sottoscrizione del contratto di soggiorno per lavoro subordinato (e del successivo rilascio del permesso di soggiorno), il nulla osta consente lo svolgimento di attività lavorativa nel territorio nazionale. La successiva lettera b) reca, con riferimento al lavoro stagionale, una novella di coordinamento con quella di cui alla suddetta lettera a). La novella di cui alla lettera c) pone a regime una disciplina transitoria, già stabilita con riferimento alle quote di ingresso di lavoratori stranieri relative agli anni 2021-2023. Tale disciplina, in primo luogo, demanda la verifica – all’interno della procedura di rilascio di nulla osta – dei requisiti concernenti l’osservanza (nello schema di contratto) delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro e la congruità del numero delle richieste presentate dal datore di lavoro – verifica che, in base alla precedente disciplina generale, spetterebbe all’Ispettorato nazionale del lavoro – ad alcune categorie di professionisti o alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale (ai quali il datore di lavoro aderisca o conferisca mandato) e pone alcuni criteri specifici relativi alla medesima verifica; in secondo luogo, la disciplina in oggetto esclude la necessità di tale verifica per le richieste di nulla osta presentate dalle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e sottoscrittrici con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un apposito protocollo di intesa. La novella di cui alla lettera c) reca altresì una disposizione di coordinamento in relazione alla novella di cui alla precedente lettera a).
La relazione illustrativa del disegno di legge di conversione del presente decreto osserva che le misure poste dalle novelle di cui alle suddette lettere a) e b) sono intese in particolare a consentire l’impiego in termini rapidi dei lavoratori in esame (anche al fine di soddisfare le relative esigenze dei datori di lavoro).
L’articolo 3, al comma 1, reca alcune modifiche alla disciplina sui programmi ministeriali di attività di istruzione e di formazione professionale nei Paesi di origine, rivolte a cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea (nonché agli apolidi) e ai rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati o dalle autorità competenti nei paesi di primo asilo o di transito.
Le novelle, in particolare: integrano l’ambito di tali attività, inserendo il riferimento alla formazione civico-linguistica (lettera b)); introducono il principio che il lavoratore straniero, dopo la completa partecipazione alle attività in esame che siano organizzate sulla base dei fabbisogni indicati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da parte delle associazioni di categoria del settore produttivo interessato, può rientrare nell’applicazione delle procedure di ingresso e soggiorno (per lo svolgimento di lavoro subordinato) al di fuori delle quote relative ai flussi di ingresso di lavoratori stranieri (lettera c)); prevedono la possibilità di promozione, da parte del suddetto Ministero, di accordi di collaborazione e intese tecniche con organizzazioni internazionali o con soggetti pubblici e privati operanti nel campo della formazione e dei servizi per il lavoro nei Paesi di origine. È inoltre prevista la possibilità attribuita, in via transitoria, alle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro presenti nel CNEL di concordare, con determinati soggetti accreditati, programmi di formazione professionale e civico-linguistica per la selezione e la formazione di lavoratori direttamente nei Paesi d’origine), consentendo l’ingresso in Italia con le procedure previste per gli ingressi per lavoro per casi particolari, a completamento del corso di formazione (lettera e)).
Il successivo comma 2 sopprime la condizione secondo cui la possibilità di conversione del permesso di soggiorno per motivi di studio e formazione in permesso di soggiorno per motivi di lavoro è subordinata al rispetto delle quote relative ai flussi summenzionati.
L’articolo 4 apporta alcune modifiche al Testo unico sull’immigrazione in materia di durata dei permessi di soggiorno per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo e per ricongiungimento familiare, stabilendo che il rinnovo di ciascuno di essi non possa superare la durata di tre anni e di fatto estendendo così la massima durata possibile del rinnovo rispetto ai due anni attualmente previsti.
L’articolo 4-bis, modificando il decreto legislativo n. 286 del 1998, prevede che il permesso di soggiorno può essere rilasciato, per il periodo massimo di un anno, per motivi di studio, di accesso al lavoro ovvero di lavoro subordinato o autonomo previo accertamento dell’effettiva sussistenza dei presupposti e requisiti previsti dalla normativa vigente, al compimento della maggiore età, ai minori stranieri non accompagnati, affidati ai sensi dell’articolo 2 della legge 4 maggio 1983, n. 184, ovvero sottoposti a tutela, previo parere positivo del Comitato per i minori stranieri di cui all’articolo 33 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, ovvero ai minori stranieri non accompagnati che siano stati ammessi per un periodo non inferiore a due anni in un progetto di integrazione sociale e civile gestito da un ente pubblico o privato che abbia rappresentanza nazionale e che comunque sia iscritto nel registro istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ai sensi dell’articolo 52 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394.
L’articolo 5, al comma 1, riconosce ai datori di lavoro operanti nel settore agricolo che non siano risultati assegnatari di manodopera, pur avendo presentato regolare domanda ai sensi del decreto flussi, la possibilità di ottenerne l’assegnazione con priorità sulla base di quanto previsto dai successivi decreti sui flussi emanati nel corso del triennio 2023-2025 ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del presente decreto. Il comma 2 sostituisce il comma 4-quater dell’articolo 1 del decreto-legge n. 22 del 2005, per aggiornarne le disposizioni in funzione del nuovo sistema di classificazione del personale del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e della conseguente attribuzione della qualifica di ufficiale o agente di polizia giudiziaria, previsto dal CCNL comparto funzioni centrali per il triennio 2019/2021.
L’articolo 5-bis reca misure per il potenziamento tecnico-logistico del sistema di prima accoglienza e dei controlli di frontiera, mentre l’articolo 5-ter prevede modifiche al sistema di accoglienza novellando il decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39.
L’articolo 5-quater interviene in tema di riduzione o revoca delle condizioni di accoglienza, modificando l’articolo 23 del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142.
L’articolo 6 prevede misure straordinarie in materia di gestione dell’impresa aggiudicataria di un appalto di fornitura di beni e servizi, relativi al funzionamento dei centri governativi destinati all’accoglienza o al trattenimento dei migranti.
L’articolo 6-bis riguarda l’attivazione e il funzionamento di una postazione medicalizzata del 118 presso l’isola di Lampedusa per tutelare la salute degli abitanti dell’isola e dei migranti.
L’articolo 6-ter reca modifiche alla disciplina sulle modalità di accoglienza.
L’articolo 7 interviene a ridefinire le ipotesi per la protezione speciale.
L’articolo 7-bis prevede disposizioni urgenti in materia di procedure accelerate in frontiera.
L’articolo 7-ter interviene in materia di procedura decisoria semplificata dei ricorsi depositati entro il 31 dicembre 2021 ai sensi dell’articolo 35-bis del decreto legislativo 20 gennaio 2008, n. 25.
L’articolo 7-quater reca disposizioni in materia di convalida dei provvedimenti di accompagnamento immediato alla frontiera e di trattenimento.
L’articolo 7-quinquies prevede una procedura decisoria semplificata dei ricorsi depositati entro il 31 dicembre 2021 ai sensi dell’articolo 35-bis del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, ai fini del riconoscimento della protezione speciale.
L’articolo 8 reca disposizioni penali volte, da un alto, a inasprire le pene per i delitti concernenti l’immigrazione clandestina e, dall’altro, a prevedere la nuova fattispecie di reato di morte e lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina.
L’articolo 9 reca disposizioni in materia di espulsione e ricorsi sul riconoscimento della protezione internazionale.
L’articolo 9-bis reca disposizioni in materia di delitti commessi nei centri di accoglienza per richiedenti protezione internazionale.
L’articolo 9-ter reca disposizioni in materia di cessazione della protezione internazionale.
L’articolo 10 introduce la facoltà, per la realizzazione dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR), di derogare, fino al 2025, dalle disposizioni di legge ad eccezione di quelle penali, antimafia e dell’Unione europea.
L’articolo 10-bis interviene in ordine all’estensione della durata massima del trattenimento dello straniero nei Centri di permanenza per il rimpatrio.
L’articolo 11 reca la clausola di invarianza finanziaria, mentre l’articolo 12 dispone che il presente decreto-legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il decreto-legge è dunque vigente dall’11 marzo 2023.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 26 aprile 2023.
Audizione informale di rappresentanti di Conflavoro PMI, Federdistribuzione, Confcommercio e Confesercenti, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 141 Fratoianni, C. 210 Serracchiani, C. 216 Laus, C. 306 Conte, C. 432 Orlando e C. 1053 Richetti, recanti disposizioni in materia di giusta retribuzione e salario minimo.
L’audizione si è svolta dalle 14 alle 15.05.