Nella Ue-25 l’incidenza dei contratti a tempo determinato è pari al 14,9% dell’occupazione dipendente nel secondo trimestre del 2006, dato in crescita rispetto allo stesso trimestre del 2000 quando il dato era pari al 12,6%. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Istat illustrata dal presidente Luigi Biggeri che sottolinea come in gran parte dei paesi europei i giovani siano largamente coinvolti in forme di lavoro flessibili. Le forme contrattuali a tempo determinato, conclude, sono ormai “la normale” via d’accesso al mondo del lavoro, tanto che nella media europea i giovani dai 20 ai 29 anni con contratti a termine sono il 27,6% dei dipendenti.
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