Accordo pilota tra Amazon e i sindacati del commercio Filcams-Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario nel centro logistico della multinazionale a Castel San Giovanni. L’intesa, che i rappresentanti dei lavoratori definiscono ”storica”, riguarda i turni e gli orari di lavoro ma anche il salario, ed e’ stata sottoposta al referendum tra i lavoratori. A votare e’ stata una piccola quota, appena 500, circa un terzo degli addetti, che hanno approvato l’intesa con quasi il 70%.
L’accordo sarà in vigore per un anno in via sperimentale e prevede il superamento dei turni fissi pomeridiano e notturno e la ridefinizione dei turni di lavoro, articolati su tre fasce orarie per complessive 40 ore di lavoro prestato su cinque giorni alla settimana.In concreto: il turno del mattino inizia alle 7.00 e termina alle 15.00. Il turno del pomeriggio inizia alle 15.30 e finisce alle 23.30. Il turno notturno inizia alle 20.00 e finisce alle 4.00 ed è fisso e su base volontaria, come gia’ era in precedenza. Tra le 22.00 e le 4.00, pero’, ai dipendenti spetterà’ un incremento della paga oraria del 25%.
Secondo i sindacati, l’aumento mensile si aggirerà tra i 70 e i 97 euro euro a seconda del periodo lavorato.
Resta che, qualora non si raggiungesse il numero necessario per fare fronte alle esigenze aziendali sul turno di notte, verrà messa in atto una rotazione che coinvolgerà in modo omogeneo i lavoratori dei differenti reparti. I turni ruoteranno su 8 settimane: i lavoratori presteranno servizio durante un fine settimana lungo un sabato e una domenica e garantiranno 2 weekend di lavoro con prestazione di sabato e 1 weekend di lavoro con prestazione di domenica, a fronte di 4 weekend consecutivi di riposo oltre a un riposo di 3 giorni consecutivi comprendenti il weekend.I dettagli dell`accordo saranno illustrati domani 23 maggio nel corso di una conferenza stampa.
“Siamo soddisfatti di un risultato al momento unico in Europa – sottolinea Massimo Mensi, che per Filcams Cgil Nazionale segue le vertenze Amazon – che speriamo possa spianare la strada nell`apertura di tanti altri tavoli di confronto in tutti i paesi dove Amazon ha una propria sede”.
“Siamo di fronte ad un accordo importantissimo – sottolinea Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale Filcams Cgil Nazionale – anche alla luce degli scioperi e delle proteste dello scorso novembre, quando in occasione del Black Friday molti dipendenti hanno incrociato le braccia proprio per chiedere condizioni di lavoro meno pesanti e impattanti con la vita privata e famigliare. Un accordo che può ora aprire la strada verso nuove relazioni aziendali ed affrontare temi rilevanti come quello della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro”.