Assistenza sanitaria integrativa per tutti i lavoratori metalmeccanici da aprile 2013. E’ quanto prevede il Fondo sanitario mètaSalute, istituito da Federmeccanica, Assistal, Fim Cisl e Uilm Uil in attuazione degli impegni del contratto nazionale del 15 ottobre 2009, per garantire ai lavoratori della categoria prestazioni sanitarie integrative, non sostitutive, a quelle fornite dal sistema sanitario nazionale.
Molto soddisfatte imprese e organizzazioni sindacali che hanno ribadito l’importanza di costituire un fondo sanitario integrativo in questo momento di grave difficoltà economica e sociale, accresciuta anche a causa delle recenti modifiche dovute alla riforma delle pensioni che ha auemntato l’età pensionabile e di conseguenza ampliato la fascia di persone interessate alle prestazioni sanitarie.
Al Fondo, presentato oggi dalle parti sociali nel corso di una conferenza stampa, potranno accedervi tutti i dipendenti non in prova, assunti a tempo indeterminato e a tempo determinato con contratto di durata almeno annuale, e senza una selezione d’ingresso, nè esclusione di malattie pregresse nè limitazioni legate all’età dell’aderente.
E’ stato raggiunto un’obiettivo importante, sottolinea il presidente di Federmeccanica Ceccardi, perchè “si è aggiunta una seconda gamba al welfare contrattuale”. La prima è il fondo Cometa, nato nel 1997, con la finalità di garantire al lavoratore una pensione complementare.
Un “fatto di civiltà”, perchè spiega il presidente di Federmeccanica, “nonostante la crisi in atto e le difficoltà economiche, le imprese hanno già versato 24 euro per circa 800 mila lavoratori, per un totale di 18 milioni di euro”.
Il Fondo dimostra, sottolinea il segretario generale della Fim Cisl, Giuseppe Farina, che attraverso la contrattazione è possibile raggiungere importanti risultati per il benessere dei lavoratori e la difesa del loro reddito. “Nonostante le difficoltà tre le organizzazioni sindacali – ha commentato Farina – la categoria continua ad ottenere significativi riconoscimenti per i lavoratori metalmeccanici”. Questo dimostra, a suo giudizio, che “le difficoltà non impediscono di andare avanti”.
Anche per il segretario generale della Uilm Uil, Rocco Palombella, l’istituzione del Fondo rappresenta una “conquista”, derivante dall’accordo contrattuale del 2009, molto importante perchè i fondi bilaterali sono “la prospettiva per il futuro”. L’importanza del fondo, ha sottolineato il sindcalista, sta proprio nell’intervenire sulle questioni quotidiane, coinvolgendo tutti. Un successo dal punto di vista politico, prosegue Palombella, perchè vede la collaborazione fruttuosa di sindacati e imprese per l’interesse generale del lavoratore, ma anche sul piano del merito, perchè al lavoratore viene garantita concretamente la copertura di prestazioni significative.
Farina e Palombella poi ricordano di aver inserito nella piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici anche richieste che riguardano direttamente il Fondo mètaSalute, come ad esempio quella di un incremento dei contributi pagati, oggi pari a 3 euro al mese, per migliorare le prestazioni.
Il presidente di Assistal, Giuseppe Gargaro, ha infine evidenziato che la sottoscrizione di mètaSalute è una “tappa importante”, soprattutto se confrontata con il contesto europero, dove la maggior parte dei paesi Ocse sta aumentando la spesa sanitaria mentre in Italia è successo il contrario, con un risparmio nel 2011 di 2,9 miliardi di euro nella sanità a scapito della qualità dei servizi.
Da rilevare, rispetto alla situazione generale di difficoltà economica, dice Anna Trovò della segreteria nazionale della Fim e presidente di mètaSalute insieme ad Angelo Megarò di Federmeccanica, che il fondo si basa su principi mutualistici e solidaristici ed è finalizzato a riconoscere prestazioni sanitarie integrative rispetto a quelle garantite dal sistema di sanità nazionale.
Sarà gestito dalle parti istitutive tramite organismi paritetici e bilaterali e si avvarrà della collaborazione di gestori esperti, quali Accenture per gestione amministrativa e di Unisalute per quella delle prestazioni sanitarie.
Tutti i lavoratori che aderiranno entro il mese di dicembre saranno iscritti dal 1° gennaio 2013 e beneficeranno delle prestazioni dal 1° aprile 2013. Dal prossimo anno, poi, le adesioni avverranno con cadenza trimestrale e daranno dirittto alle prestazioni dal 1° giorno del trimestre siccessivo all’adesione.
La contribuzione è pari a 3 euro per ogni lavoratore, 2 a carico del datore di lavoro e 1 a carico del dipendente, trattenuta mensilmente e versata al fondo trimestralmente. Inoltre la contribuzione sarà deducibile dal reddito, il che riduce a 70 centesimi il costo mensile dell’adesione a carico del lavoratore.
In merito alle prestazioni garantite dal fondo, ci sono quelle chirurgiche, rispetto alle queli il fondo si fa carico delle spese per l’intervento, l’assistenza medica, i medicinali, le cure, le rette di degenza e l’accompagnamento. Inoltre viene garantito il pagamento delle spese per cure odontoiatriche entro un massimale annuale di 180 euri; per chirurgia odontoiatrica per un massimale di 2.000 euro; per cure fisioterapiche e riabilitative per un massimale annuo di 500 euro. Nel caso di utilizzo della rete delle strutture sanitarie convenzionate le spese saranno liquidate direttamente alla struttura senza esborsi per il lavoratore. Se invece i dipendenti faranno ricorso al sistema sanitario nazionale verranno rimborsati i tickets.
Francesca Romana Nesci