Alcuni ex lavoratori e parenti delle vittime del rogo dell’acciaieria ThyssenKrupp si sono imbavagliati nel corso di un covegno a Torino, dedicato proprio alla recente sentenza del processo contro i vertici dell’azienda. Hanno inoltre esposto un grande striscione sindacale aziendale ‘listato a lutto’ per chiedere la ricollocazione degli ultimi 13 operai torinesi dell’azienda ancora in cassa integrazione. Contestualmente è stato distribuito un volantino che chiede «lavoro sicuro e dignitoso per gli ultimi operai parte civile discriminati e non ricollocati dagli enti locali». Nel volantino si spiega che altri lavoratori, che si erano costituiti parte civile nel processo della ThyssenKrupp, sono stati ricollocati in aziende private ed ex municipalizzate. «Come ormai da tre anni abbiamo fatto, chiediamo nuovamente al sindaco Sergio Chiamparino e all’assessore Tom Dealessandri, così come ai candidati sindaco Michele Coppola e Piero Fassino, di garantire l’impegno della ricollocazione anche per gli ultimi 13 lavoratori, a maggior ragione visto che il Comune di Torino ha ottenuto un risarcimento di un milione di euro che dovrebbe essere usato per creare nuovi posti di lavoro per chi, come noi, ha subito simili ingiustizie».
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