In tutta Italia è già operativo l’accordo tra Abi e le associazioni di impresa, con cui è stata estesa ai prestiti concessi fino al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l’allungamento. Lo comunica l’associazione delle banche. La moratoria è riferita ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza coronavirus.
La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing.
Per le operazioni di allungamento dei mutui, il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni.
Nell’accordo è previsto che, dove possibile, le banche possano applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’accordo e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria.
Per favorire la realizzazione delle operazioni di sospensione o allungamento delle scadenze dei finanziamenti, l’Abi e le associazioni di rappresentanza delle imprese firmatarie sono impegnate a promuovere presso le competenti autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le misure di tolleranza (forbearance) necessaria in una situazione emergenziale come quella attuale.
TN