Amazon Logistics per le proprie consegne “si avvale di piccole e medie imprese specializzate” e “il numero di pacchi da consegnare è assegnato ai fornitori di servizi di consegna in maniera appropriata”. Lo ha scritto in una nota il colosso dell’e-commerce dopo che i conducenti che fanno le consegne in Lombardia hanno indetto 24 ore di sciopero per protestare contro i carichi e le condizioni di lavoro. Il carico, ha aggiunto l’azienda, “si basa sulla densità dell’area in cui devono essere effettuate le consegne, sulle ore di lavoro, sulla distanza che devono percorrere. Amazon assegna le rotte ai fornitori di servizi di consegna che poi le assegnano ai loro autisti sulla base della loro disponibilità”.
Amazon ha sottolineato che richiede che tutti i fornitori di servizi di consegna di rispettare un codice di condotta. Il testo garantisce “compensi adeguati”, che “siano trattati con rispetto, si attengano a tutte le normative vigenti e al codice della strada, e guidino in modo sicuro”. L’azienda ha fatto notare che durante l`anno “la gran parte degli autisti ha contratti a tempo indeterminato. Dati i volumi variabili della nostra attività, come ad esempio il Natale, i nostri partner ricorrono anche ad autisti con contratti in somministrazione”.
“Circa il 90% degli autisti termina la propria giornata di lavoro prima delle 9 ore previste. Nel caso in cui venga richiesto straordinario, viene pagato il 30% in più come previsto dal contratto nazionale Trasporti e Logistica” ha proseguito.
Quanto ai ritardi nel pagamento degli stipendi: “Abbiamo un programma di audit che funziona in maniera continuativa per garantire la conformità con il nostro Codice Fornitore e i requisiti legali. Questi audit includono la revisione di retribuzioni e orari di lavoro degli autisti. Da questi audit ci risulta che i pagamenti degli stipendi sono effettuati in maniera regolare”.
TN