“Le condizioni dei 1.300 lavoratori Berco sono drammatiche ed è urgente un confronto in sede Ministeriale.” Così in una nota congiunta i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm. “Vogliamo discutere del futuro degli stabilimenti di Copparo (Ferrara) e Castelfranco (Treviso) in una sede istituzionale con un’azienda che apre unilateralmente la procedura di licenziamento collettivo per 550 persone. Altro che la tanto dichiarata responsabilità sociale dichiarata dalla multinazionale tedesca!”
Nei giorni scorsi l’azienda aveva annunciato la volontà di ridurre il personale e azzerare la decennale contrattazione di secondo livello ai lavoratori. “Questo – proseguono i sindacati – ha fatto preoccupare i lavoratori e FIM, FIOM UILM nazionali e territoriali, per la messa in discussione degli stabilimenti tanto da chiedere un confronto al Ministero. Oggi è arrivata l’azione unilaterale e di forza dell’azienda con l’avvio della procedura di licenziamento e la disdetta di tutta la contrattazione. In queste ore i lavoratori hanno deciso di riunirsi in assemblea per mettere in campo le risposte di lotta e di sciopero più efficaci all’intollerabile arroganza aziendale.”
“La risposta dei lavoratori – affermano – sarà efficace e dura. Il management si sta assumendo delle responsabilità senza appello in merito alla vertenza. FIM, FIOM e UILM non accettano il modo né il merito delle richieste aziendali. Il futuro dei lavoratori e degli stabilimenti va garantito. Confidiamo in una rapida convocazione da parte del MIMIT perché si possa trovare una soluzione a questa grave situazione.”