“Per rispondere alla recessione economica l’Europa ha avuto paura e non si è dotata di politiche anti-cicliche come invece è stato fatto in America.” E’ quello che ha sostenuto il presidente di confindustria, Vincenzo Boccia riguardo l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. Questa mattina il presidente Boccia è intervenuto all’assemblea dell’Unione degli industriali parmensi affermando la necessità di politiche che abbiano effetto sull’economia reale. Fino ad oggi infatti solo l’America ha percorso questa strada.
“Dobbiamo immaginarci un’Europa diversa, non possiamo accontentarci di questa Europa – ha detto Boccia -. In Europa ha prevalso la paura, non la speranza. Per questo abbiamo perso”. Per affrontare la “recessione – ha spiegato il presidente di Confindustria – in America hanno avuto il coraggio di fare politiche anticicliche, noi invece politiche procicliche e ne subiamo gli effetti”. Il risultato è che “di quello che gli Usa hanno fatto in passato, ovvero politiche anticicliche, ora ne vediamo gli effetti sul Pil; Schroeder ha fatto la riforma del mercato del lavoro, adesso gli effetti si vedono sull’occupazione”. Invece in Europa “abbiamo avuto paura, non ci siamo integrati politicamente, non abbiamo fatto una politica economica comune, non abbiamo avuto una politica anticiclica e oggi ne subiamo gli effetti. Ora subiamo shock negativi pur essendo il primo mercato più ricco al mondo e avendo un debito aggregato inferiore a quello degli Usa”.
“Dobbiamo passare dal resistere all’agire – ha aggiunto Boccia -, dalla constatazione alla visione. Dobbiamo chiedere al governo, alle Regioni e all’Europa di non perdere tempo su politiche di bilancio ma di confrontarsi su politiche per la crescita che abbiano effetto sull’economia reale. Questa è la vera questione, questa è la risposta che l’Europa deve dare adesso.”