“Non era e non è accettabile che le imprese non vengano coinvolte preventivamente nella gestione dell’emergenza economica prodotta dalla pandemia, a maggior ragione non lo sarebbe per definire strategia e interventi per uscirne e per la ripresa”. Così Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, al digital event ‘Smartland – Dalla Lombardia la ripartenza per il Paese’, organizzato da Il Sole 24 Ore.
“Ad oggi – ha detto Bonomi – ormai in prossimità delle scadenze per la presentazione del Pnrr ancora non sappiamo se ci sarà un confronto sulle strategie e sui contenuti, una verifica delle reali fattibilità degli interventi, di investimento e di riforma. E non si può certo dire che gli stati generali nel giugno scorso lo siano stati”, ha chiosato.
“Non si tratta di una pretesa o di un atteggiamento ostile del tutto presunto e infondato. Sono le stesse linee guida della commissione che prescrivono il coinvolgimento delle parti” nel Pnrr. “Questa – ha sottolineato Bonomi – è purtroppo la più grave carenza dell’azione di Governo che ormai stiamo riscontrando da troppo tempo, anche negli interventi adottati per fronteggiare la pandemia. Dover reagire a cose fatte, quasi sempre senza consultazione o verifica preventiva”.
Il “contributo delle imprese – ha concluso – può essere determinante per un Pnrr efficace e soprattutto realizzabile. Serve una visione multifocale, dalla prospettiva di breve-medio termine a una prospettiva di lungo e lunghissimo termine che le imprese, soprattutto quelle manifatturiere, hanno nel dna”.
E.G.