“Stiamo vivendo una situazione paragonabile al sisma del 2012. Non c’è un settore del mondo del lavoro che non sia stato colpito”. Sono queste le prime parole che Massimo Bussandri, segretario generale della Cgil dell’Emilia Romagna, ha rilasciato al Diario del lavoro, mentre ancora il maltempo imperversa sulla sua regione e l’allerta rimane alta. “Al momento fare la conta dei danni è molto difficile, ma se con la prima alluvione dei giorni scorsi le risorse necessarie si aggiravano intorno al miliardo di euro, ora parliamo di svariati miliardi. Mi sento di dire – ha proseguito Bussandri – che stiamo vivendo una situazione quattro o cinque volte peggiore rispetto al maltempo che ha investito la regione all’inizio di maggio. Le zone di Forlì e Cesena sono sott’acqua e la situazione non è migliore nel ravennate e nel riminese. Anche Bologna e la sua zona metropolitana sono state colpite”.
“Come dicevo non c’è un segmento del mondo del lavoro che non sia stato colpito. È chiaro che – ha spiegato il segretario generale – l’agricoltura e il turismo ne risentono maggiormente per ovvie ragioni. Inoltre si tratta di realtà dove le tutele per i lavoratori sono più basse rispetto ad altre. Dopo la prima alluvione la macchina del ripristino si era già messa in moto. C’erano già stati accordi tra il governo e la Regione. Noi come sindacato avevamo fatto ricorso all’ente bilaterale dell’artigianato per sostenere gli addetti. Ma ora dobbiamo ripartire da capo e fare poi un censimento dei danni”.
“Per oggi è convocato un tavolo in Regione. Occorre che il governo decreti lo stato di emergenza e metta in campo un’ulteriore dotazione finanziaria. Serve il blocco produttivo per tutte quelle imprese che non sono in grado di operare. Vanno subito messi a terra, con pagamenti celeri, gli ammortizzatori sociali, anche e soprattutto per quei lavoratori come gli stagionali e gli atipici che sono i più esposti. Bisogna inoltre prevedere causali specifiche di cassa integrazione per quei lavoratori che non possono raggiungere il luogo di lavoro perché bloccati dalla pioggia. Altri temi che vogliamo porre all’attenzione – ha concluso Bussandri – è la necessità di salvaguardare gli anziani soli e preservare la continuità scolastica, visto che molte scuole sono inagibili”.
Tommaso Nutarelli