“Dal Governo solo bugie”. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, a Napoli per partecipare allo sciopero generale indetto dal sindacato. “Lo scopo di uno sciopero – ha detto – è quello di spostare i rapporti di forza rispetto a un governo che pensa che non ci sia bisogno di cambiare la posizione del reddito nel nostro Paese”.
Parlando poi dei giovani la Camusso, ha aggiunto “senza di essi questo Paese non ha davanti alcuna prospettiva per il futuro”. “Ci sono cose che possono essere fatte e che al ministro dell’Economia interesserebbero perché non hanno costi – ha affermato – come per esempio ridurre le tipologie di lavoro e dare certezza a quelle che restano”.
“Si può cambiare la modalità con cui viene erogata l’indennità di disoccupazione – ha aggiunto – così da garantire una continuità nel reddito dei lavoratori”.
“E ancora si può immaginare che ci sia una relazione tra l’investimento in preparazione che fanno i giovani – ha concluso – e il lavoro che possono trovare”.
Venendo al fisco, per la sindacalista serve subito “una riforma fiscale che sposti il peso su rendite e grandi patrimoni”. “Le risorse così recuperate – ha detto – vanno investite per creare lavoro e condizioni di crescita”.
Nel suo primo sciopero da segretario generale, la Camusso afferma che vive questa giornata “con la stessa responsabilità di tutti i dirigenti della Cgil. È una grande giornata di lotta – ha sottolineato – continuiamo a farlo per ottenere dei risultati”.
“Sono due anni che la Cgil ha un’idea diversa di quale deve essere il progetto per questo Paese – ha aggiunto – Ma sappiamo bene che per come è messa la politica oggi non c’è alcuno sguardo né attenzione per il Paese”.
Ricordando il recente caso della ex Bertone Camusso ha detto che “continuiamo a lanciare il messaggio che non può esserci un Paese che non si occupa del piano industriale del più grande gruppo e di quali conseguenze ne derivano”. “Nè tantomeno può esserci un governo – ha affermato – che tiene le aziende in amministrazione controllata e che non è in grado di garantire a se stesso la coerenza con gli accordi che sono stati fatti”.
In relazione al referendum nello stabilimento ex Bertone di Grugliasco, in provincia di Torino, la Camusso ha ricordato che “la Cgil continua a sostenere la posizione delle rsu”. “La loro scelta – ha spiegato – è di responsabilità, e a questa deve corrispondere una scelta della Fiat di aprire una discussione sulle condizioni di lavoro in quello stabilimento”.
Infine parlando di unità sindacale “Napolitano ha ragione, l’unità è necessaria”. “Così – ha affermato, in relazione all’appello del Capo dello Stato all’unità dei sindacati – i lavoratori sono più forti, ma l’unità deve esserci sulle cose che si chiedono”. (LF)