“Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli deve convocare con urgenza Cnh Industrial e i sindacati per discutere del futuro occupazionale e produttivo del gruppo. Lo afferma il segretario nazionale del Fiom-Cgil e responsabile del settore automotive Michele De Palma, secondo cui “Cnh ci ha comunicato che nell’ambito della ristrutturazione sui cui sono stati annunciati investimenti è programmata la chiusura di due stabilimenti: Pregnana Milanese e San Mauro, che occupano oggi complessivamente circa 700 lavoratori cui si aggiungono i lavoratori somministrati e i lavoratori occupati nell’indotto e nei servizi”.
Per il sito di San Mauro, spiega il sindacalista, “l’azienda investirà per la nascita di un nuovo polo logistico. La nascita del polo comunque non prevede il riassorbimento di tutti i 370 lavoratori oggi occupati nello stabilimento. Per il sito di Foggia il piano prevede una riorganizzazione delle produzioni al termine della quale non è garantita la piena occupazione. È inaccettabile che l’aumento della redditività e il raggiungimento degli obiettivi finanziari li paghino i lavoratori. L’Italia ha già pagato un prezzo nel recente passato con la chiusura di Imola e Valle Ufita”.
La Fiom “terrà assemblee nelle prossime ore in tutto il gruppo e proclama lo stato di agitazione fino allo sciopero con l’obiettivo di portare il negoziato al ministero dello sviluppo economico, come convenuto con tutte le organizzazioni presenti al tavolo. La Fiom ritiene indispensabile che al confronto sui tavoli governativi sia presente l’amministratore delegato a cui la Fiom ha già chiesto un incontro sul piano industriale e occupazionale”.
L’azienda “ha deciso di aprire un confronto sui singoli stabilimenti mentre noi chiediamo che si apra un tavolo complessivo sul piano industriale, perchè il punto di confronto non può essere sulla gestione degli effetti sociali ma sul piano stesso. È necessario sapere che effetti avrà lo spin-off sugli stabilimenti italiani visto lo stato di difficoltà che permane da tempo e l’incertezza degli stabilimenti Iveco, agricolo, movimento terra e Fpt”.
“La Fiom – aggiunge De Palma – propone alle altre organizzazioni sindacali di convocare assemblee unitarie e di intraprendere le azioni utili alla convocazione urgente del tavolo al ministero dello sviluppo economico per trovare tutte le soluzioni necessarie a garantire occupazione e capacità industriale. A Pregnana Milanese è già in corso lo sciopero spontaneo dei lavoratori”.