172ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
MORRA
La seduta inizia alle ore 16,05.
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sull’anno europeo dell’invecchiamento attivo 2012 (n. COM (2010) 462 definitivo)
(Esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà e rinvio)
La relatrice SPADONI URBANI (PdL) illustra la proposta di decisione, intesa a proclamare il 2012 come Anno europeo dell’invecchiamento attivo, attraverso la promozione di migliori possibilità e condizioni lavorative per gli ultracinquantenni, al fine di consentire loro di svolgere un ruolo nel mercato del lavoro e di combattere l’esclusione sociale. Per affrontare la sfida dell’invecchiamento demografico e per garantire l’equilibrio finanziario dei sistemi di welfare è infatti preferibile che gli anziani restino il più lungo possibile nel mercato del lavoro; da ciò la necessità di migliorare le condizioni lavorative e di adattarle alla situazione sanitaria e alle esigenze dei lavoratori anziani, cui va consentito l’accesso a forme di apprendimento permanente, e di rivedere i sistemi fiscali e di incentivazione. L’articolo 2 della proposta individua altresì taluni obiettivi specifici nella sensibilizzazione circa l’importanza dell’invecchiamento attivo e del contributo degli anziani alla società ed all’economia e nella promozione del dibattito e dell’apprendimento reciproco tra Stati membri e parti in causa, ai fini dello sviluppo di politiche sull’invecchiamento attivo, della diffusione di buone pratiche e del sostegno alla cooperazione ed alle sinergie.
L’articolo 3 definisce le misure da adottare, a livello comunitario, nazionale o locale, per il perseguimento di questi obiettivi: conferenze e altre manifestazioni utili a promuovere il dibattito e l’attenzione sul tema, campagne informative, scambi di informazioni, di esperienze e di buone pratiche, nonché ricerche ed indagini.
L’articolo 4 prevede che ogni Stato membro nomini un coordinatore nazionale, col compito di organizzare la partecipazione del Paese all’Anno europeo e di coordinare le attività nazionali. Il coordinamento a livello comunitario, previsto all’ articolo 5, viene assicurato, tra l’altro, attraverso riunioni dei coordinatori nazionali. Alla Commissione europea è affidato il compito di garantire la coerenza fra l’attuazione della decisione e quella degli altri programmi ed iniziative, comunitari, nazionali e regionali (articolo 6); sui risultati conseguiti la Commissione presenta entro il 30 giugno 2014 una relazione contenente, tra l’altro, una valutazione globale delle iniziative svolte (articolo 7).
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,15.