SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 24 maggio 2023. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale.
C. 1151 Governo.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La seduta comincia alle 14.35.
La Commissione prosegue l’esame rinviato nella seduta di ieri.
Tiziana NISINI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore, onorevole Malagola, ha svolto la relazione introduttiva e che nella seduta odierna la Commissione procederà all’espressione del parere di competenza.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole, di cui raccomanda l’approvazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) ritiene inaccettabile la scelta del Governo di procedere ad un commissariamento di INPS e INAIL con decretazione d’urgenza, a testimonianza della volontà dell’Esecutivo di occupare ogni spazio nell’ambito della gestione della pubblica amministrazione. Osserva inoltre che il provvedimento presenta profili di evidente illegittimità costituzionale, come emerge dalle sentenze della Corte Costituzionale aventi ad oggetto precedenti disposizioni che prevedevano analoghe cessazioni automatiche generalizzate di incarichi dirigenziali, non rientranti nell’ambito dello spoil system. Preannuncia pertanto il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Valentina BARZOTTI (M5S) ritiene che il commissariamento di INPS e INAIL sia ingiustificato alla luce dei risultati positivi raggiunti, anche sotto il profilo finanziario, da tali enti, nonché del ruolo centrale da essi assunto soprattutto nella fase dell’emergenza pandemica. Ritiene si sia dinanzi ad un eccesso di brama di potere da parte del Governo, giudicando gravissimo e arbitrario decidere il commissariamento di enti – in relazione a cariche non rientranti nell’ambito dello spoil system – che hanno raggiunto in anticipo i propri obiettivi e che hanno operato con efficacia, sia dal punto di vista finanziario, sia dal punto di vista ispettivo, come dimostrano i dati riguardanti i controlli svolti sulla effettiva legittimità delle domande presentate per il conseguimento del reddito di cittadinanza.
Antonio D’ALESSIO (A-IV-RE) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, ritenendo scorretto procedere al commissariamento politico di enti che hanno ben operato. Ritiene peraltro che il provvedimento sia costituzionalmente illegittimo.
Francesco MARI (AVS) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP) fa notare che il provvedimento in esame presenta profili di evidente criticità anche in relazione alla mancanza di omogeneità nonché sotto il profilo della qualità della normativa introdotta, che appare scadente. Ritiene inoltre che la maggioranza e il Governo procedano secondo un percorso non lineare, assumendo scelte contraddittorie in materia previdenziale, come dimostrato da alcuni recenti interventi previsti, in altri provvedimenti, per alcune categorie, di natura opposta a quelli contemplati nel presente testo. Ritiene che il Governo, oggi non presente al dibattito, debba fornire delucidazioni in ordine a misure che appaiono ad personam.
Marco SARRACINO (PD-IDP) fa notare che il Governo ricorre alla decretazione d’urgenza per risolvere i problemi interni alla maggioranza, occupando spazi di potere, adottando un provvedimento privo di omogeneità e dei requisiti costituzionali.
Aboubakar SOUMAHORO (MISTO) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, facendo notare che il Governo, con il provvedimento in esame, dimostra la sua volontà di colpire i più poveri, ignorando il ruolo svolto da tali enti a sostegno delle persone in difficoltà.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, in risposta ad alcune osservazioni svolte nel dibattito, osserva che il Governo, lungi dal voler punire qualcuno a livello personale, intende, nel pieno rispetto della Costituzione, semplicemente rivedere la governance di INPS e INAIL, al fine di migliorarne il funzionamento. Ritiene, peraltro, che tali enti rappresentino un esempio di eccellenza nell’ambito della pubblica amministrazione, merito che non può certo essere ascritto ad una singola persona, ma all’intera struttura, composta da validi dipendenti. Quanto alle osservazioni richiamate dal deputato Laus in relazione alla qualità della normazione introdotta, si dichiara convinto che il Governo, in futuro, anche sotto tale profilo, agirà con efficacia, attraverso interventi di riforma che contribuiranno a migliorare la qualità della legislazione.
Riccardo TUCCI (M5S) ritiene grave che, prima delle scadenze naturali delle cariche, si disponga – con modalità che definisce più consone ad un regime autoritario che a un sistema democratico – il commissariamento di enti così importanti che hanno agito con efficacia, come dimostrano i recenti processi di digitalizzazione portati a compimento e la stessa virtuosa gestione economica degli ultimi anni.
Valentina BARZOTTI (M5S), intervenendo per una precisazione, anche in relazione ad alcune osservazioni svolte dal relatore, giudica ingiustificabile prevedere per legge la decadenza da cariche non soggette a spoil system, peraltro prima della loro naturale scadenza.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull’ordine dei lavori, chiede alla presidenza di dar conto delle sostituzioni pervenute.
Tiziana NISINI, presidente, dando seguito alla sollecitazione formulata dal deputato Scotto, dà conto delle sostituzioni comunicate dai gruppi.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) prende atto che la maggioranza ricorre allo strumento delle sostituzioni per assicurare i numeri necessari in Commissione e far approvare i propri provvedimenti. Chiede alla presidenza che in futuro le sostituzioni siano comunicate ad inizio seduta e non nel corso del suo svolgimento.
Tiziana NISINI, presidente, in risposta al deputato Scotto, fa presente che, secondo una prassi regolamentare consolidata, le richieste di sostituzione possono essere presentate dai gruppi e comunicate dal presidente anche a seduta già iniziata, purché prima dell’avvio delle votazioni. Fa notare, in ogni caso, che la questione delle sostituzioni testé richiamata – che potrà eventualmente essere approfondita in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – non appare decisiva a determinare il risultato della votazione della seduta odierna.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.
C. 752 Carloni.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Andrea VOLPI (FDI), relatore, passando ad esaminare il provvedimento, che consta di 22 articoli, suddivisi in 6 Capi, soffermandosi in particolare sulle norme che rientrano nell’ambito di competenza della XI Commissione, osserva che l’articolo 1 individua le finalità che consistono nella promozione e nel sostegno dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, nel rilancio del sistema produttivo agricolo attraverso interventi volti a favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani e il ricambio generazionale nel settore agricolo, nel rispetto della normativa dell’Unione europea.
L’articolo 2 contiene le definizioni, mentre l’articolo 3 istituisce un Fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura.
L’articolo 4 reca disposizioni in materia di regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili in agricoltura, regime fiscale agevolato che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva. Al riguardo, rileva, in particolare, per i profili di competenza della Commissione, il comma 3, che statuisce che ai fini contributivi, previdenziali ed extratributari nonché per il riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia la posizione dei contribuenti che si avvalgono del regime agevolato previsto dall’articolo in esame è valutata tenendo conto dell’ammontare che costituisce base imponibile per l’applicazione dell’imposta sostitutiva.
L’articolo 5 introduce agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici, mentre l’articolo 6 introduce disposizioni in materia di esoneri contributivi. Il comma 1 prevede la concessione, a decorrere dal 1° gennaio 2023, di un esonero contributivo – nella misura del 100 per cento dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti e per un periodo massimo di trentasei mesi – in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, anche se soci di società agricole di cui all’articolo 2 del medesimo decreto legislativo n. 99 del 2004, di età inferiore a quarantuno anni, che si iscrivono per la prima volta alle relative gestioni previdenziali. Il comma 2 prevede un ulteriore periodo di esonero contributivo di 12 mesi – nella misura del 66 per cento – e uno successivo di ulteriori 12 mesi – quantificabile nel 50 per cento – in favore dei soggetti indicati al comma 1. Il comma 3 stabilisce che il predetto esonero contributivo non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. Si prevede che l’INPS comunichi mensilmente – al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze – i dati relativi alle nuove iscrizioni effettuate ai sensi della disposizione in esame.
L’articolo 6-bis prevede per le spese sostenute per la partecipazione a corsi di formazione un credito d’imposta pari all’80 per cento delle spese effettivamente sostenute e idoneamente documentate, fino ad un importo massimo annuale di euro 2.500 per ciascun beneficiario. Le modalità di attuazione di tali disposizioni sono stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da adottare entro due mesi dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento.
L’articolo 7 introduce un credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, mentre l’articolo 8 reca disposizioni in materia di agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate.
L’articolo 9 introduce agevolazioni fiscali per i redditi derivanti da agricoltura multifunzionale, mentre l’articolo 9-bis, al fine di favorire la redditività delle imprese agricole, in particolare giovanili, modificando il decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, prevede che i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, singoli o associati, i quali conducono aziende agricole ubicate nei piccoli comuni, possono stipulare contratti di appalto con enti pubblici e da privati, impiegando esclusivamente il lavoro proprio e dei familiari di cui all’articolo 230-bis del codice civile, nonché utilizzando esclusivamente macchine e attrezzature di loro proprietà, al fine di svolgere determinati lavori.
L’articolo 10 reca disposizioni in materia di prelazione di più confinanti, mentre l’articolo 11 reca disposizioni in materia di ristrutturazione dei fabbricati rurali.
L’articolo 11-bis prevede che il contributo di costruzione in agricoltura non è dovuto per gli interventi da realizzare nelle zone agricole, mentre l’articolo 12 reca disposizioni in materia di servizi di sostituzione, prevedendo, in particolare, al comma 1, che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere, nell’ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, programmi per favorire il ricambio generazionale nelle imprese agricole tramite l’erogazione di incentivi alle associazioni costituite in maggioranza da giovani imprenditori agricoli per la gestione di servizi di sostituzione nelle aziende associate, prevedendo, in particolare, tra i casi di sostituzione, la sostituzione dell’imprenditore, del coniuge o di un coadiuvante, la frequenza di corsi di formazione e di aggiornamento professionale da parte dei giovani imprenditori agricoli associati e l’assistenza a minori di età inferiore a otto anni.
L’articolo 13 promuove misure volte a favorire l’accesso al credito, mentre l’articolo 14 prevede misure per favorire l’accesso al microcredito.
L’articolo 15 prevede che il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, provvede con decreto, da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente proposta di legge, ad istituire l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile nell’agricoltura (ONILGA). Tale organismo è composto da rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore agricolo e delle associazioni dei giovani operanti nei settori agricolo e agroalimentare. Tra le diverse competenze attribuite all’ONILGA assumono rilevanza, in particolare: la raccolta ed elaborazione dei dati relativi alle effettive possibilità di occupazione dei giovani nel settore agricolo; l’analisi della normativa riguardante il lavoro giovanile e la sua evoluzione nonché quella degli interventi compiuti dalle amministrazioni statali e regionali nonché dall’Unione europea al fine di individuare le opportunità per l’imprenditoria e il lavoro coadiuvante dipendente dei giovani nell’agricoltura; la promozione di politiche attive, comprese le attività formative, da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici per sostenere la crescita dell’imprenditoria agricola giovanile; il sostegno per l’organizzazione e la realizzazione di esperienze formative e scambi aziendali; la costituzione di un punto di contatto con i competenti uffici delle regioni e delle province autonome, per la richiesta e lo scambio di informazioni con i competenti organismi regionali e dell’Unione europea in materia di lavoro giovanile nell’agricoltura.
L’articolo 16 reca disposizioni in materia di successioni e donazioni, mentre l’articolo 17 reca disposizioni in materia di adempimenti contabili.
L’articolo 18 interviene in materia di vendita diretta, mentre l’articolo 18-bis prevede che le disposizioni del presente provvedimento sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), intervenendo sull’articolo 6 del provvedimento in esame, di cui condivide le finalità, evidenzia l’esigenza di quantificare con precisione la portata finanziaria dell’intervento di sgravio contributivo previsto. Soffermandosi poi sull’articolo 15, ritiene opportuno prevedere la partecipazione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito dell’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile nell’agricoltura (ONILGA) ivi istituito.
Auspica che il relatore nella sua proposta di parere possa tenere conto di tali osservazioni.
Dario GIAGONI (LEGA) evidenzia l’esigenza di prevedere, all’articolo 6, in materia di sgravi contributivi, interventi specifici che tengano conto della particolare posizione insulare di Sicilia e Sardegna.
Andrea VOLPI (FDI), relatore, assicura che, in sede di predisposizione della sua proposta di parere, valuterà con la massima attenzione gli spunti offerti nell’odierno dibattito, che giudica condivisibili.
Tiziana NISINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.15.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 24 maggio 2023. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 15.15.
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
C. 153 Serracchiani, C. 202 Comaroli e C. 844 Gatta.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1128).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 aprile 2023.
Tiziana NISINI, presidente, comunica che è stata nel frattempo assegnata alla XI Commissione la proposta di legge C. 1128 Rizzetto e Lucaselli, recante «Delega al Governo per la modifica della normativa sul diritto alla conservazione del posto di lavoro per i lavoratori dipendenti e sull’indennità di malattia per i lavoratori autonomi affetti da patologie oncologiche o altre gravi malattie temporaneamente invalidanti».
Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle proposte di legge già all’ordine del giorno, ne dispone l’abbinamento, ai sensi dell’articolo 77, comma 1, del regolamento.
Ricorda che i deputati possono partecipare alla seduta in videoconferenza secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento.
Chiede al relatore, onorevole Giaccone, di illustrare il contenuto della proposta di legge C. 1128 testé abbinata.
Andrea GIACCONE (LEGA), relatore, fa presente che la proposta di legge C. 1128 Rizzetto e Lucaselli, testé abbinata alle proposte di legge C. 153 Serracchiani, C. 202 Comaroli e C. 844 Gatta, prevede una delega al Governo per rafforzare il diritto alla salute tutelato dall’articolo 32 della Costituzione in ambito lavorativo, per i lavoratori affetti da patologie oncologiche o altre gravi malattie temporaneamente invalidanti.
Passando ad esaminare nel dettaglio il contenuto del provvedimento, segnala che l’articolo 1, al comma 1, al fine di garantire il diritto alla salute e alle cure dei lavoratori, l’equità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati nella conservazione del posto di lavoro nonché maggiori tutele per i lavoratori autonomi, delega il Governo, ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, uno o più decreti legislativi volti a modificare e integrare la disciplina vigente in materia di trattamento dei lavoratori affetti da patologie oncologiche o da gravi patologie che comportino un’inabilità lavorativa temporanea del 100 per cento, in conformità a determinati princìpi e criteri direttivi, tra i quali vengono indicati: la previsione cella conservazione del posto per un periodo retribuito non inferiore a ventiquattro mesi nel triennio decorrente dalla certificazione medica specialistica o rilasciata dall’azienda sanitaria locale competente, escludendo dal computo del predetto periodo i giorni di ricovero ospedaliero o di day hospital per cure o trattamenti terapeutici; l’equiparazione del trattamento dei lavoratori dipendenti privati con quello previsto per i lavoratori dipendenti pubblici; la previsione, per i lavoratori autonomi, della corresponsione di un indennizzo per un congruo periodo, superiore a quello attualmente previsto; l’individuazione dell’elenco delle gravi patologie invalidanti e delle terapie per le quali è prevista l’esclusione dal computo dei limiti massimi di assenza per malattia e la corresponsione dell’intera retribuzione; il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia.
Il comma 2 prevede che i decreti legislativi di cui al comma 1 siano adottati su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e della salute, mentre il comma 3 prevede la procedura per la loro adozione.
Il comma 4, infine, autorizza il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni correttive e integrative dei decreti legislativi adottati ai sensi del presente articolo, entro un anno dalla data di entrata in vigore di ciascuno di essi, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi e secondo la procedura di cui al presente articolo.
Tiziana NISINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 24 maggio 2023. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 15.20.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante approvazione delle modifiche allo statuto dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.
Atto n. 43.
(Seguito esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
Tiziana NISINI, presidente, avverte che la Commissione nella seduta odierna esprimerà il parere di competenza, anche tenuto conto che il termine per la sua espressione scadrà il 26 maggio 2023.
Marta SCHIFONE (FDI), relatrice, formula una proposta di parere favorevole, di cui raccomanda l’approvazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), richiamando le considerazioni già svolte nella seduta precedente, ritiene opportuno che la Commissione non proceda all’espressione del parere di competenza, alla luce delle informazioni apprese in relazione ad un imminente intervento del Governo volto a sopprimere l’Anpal. Sarebbe una perdita di tempo e una presa in giro nei confronti del Parlamento, a suo avviso, pronunciarsi in ordine all’approvazione delle modifiche dello statuto di un ente destinato ad essere soppresso. Chiede al rappresentante del Governo di fornire delucidazioni al riguardo.
Valentina BARZOTTI (M5S), ricollegandosi alle osservazioni del deputato Scotto, chiede al rappresentante del Governo chiarimenti circa la questione già posta nella precedente seduta, facendo notare che vi sono numerosi ricercatori che operano in quell’organismo che attendono risposte.
Marco SARRACINO (PD-IDP) ritiene opportuno che la Commissione non si esprima su tale atto di Governo, essendo ormai noto che il Governo ha intenzione di sopprimere l’Anpal. Chiedendo al riguardo informazioni al rappresentante del Governo, ritiene sia in gioco una questione di metodo e di rispetto delle prerogative parlamentari.
Mauro Antonio Donato LAUS (PD-IDP), ricordato che nella precedente seduta il presidente Rizzetto si era fatto carico di acquisire informazioni direttamente dal Ministro, chiede al rappresentante del Governo di fornire chiarimenti riguardo ad un possibile intervento volto a sopprimere l’Anpal.
Emiliano FOSSI (PD-IDP) ritiene che la probabile soppressione dell’Anpal, che giudica grave e anomala, confermi la strada intrapresa dal Governo, che è caratterizzata da scelte che penalizzano i lavoratori.
Francesco MARI (AVS) fa notare che la volontà del Governo di intervenire a sopprimere l’Anpal non rappresenta una mera indiscrezione giornalistica ma un elemento reale, confermato dai recenti incontri avvenuti tra Governo e organizzazioni sindacali proprio su tale argomento.
Tiziana NISINI, presidente, fa presente che nella precedente seduta, accogliendo le sollecitazioni formulate alla presidenza, si era già deciso di rinviare l’esame ad altra seduta, in attesa di acquisire le informazioni necessarie che oggi il rappresentante del Governo – del quale è stata assicurata la presenza dando seguito a quanto richiesto – potrà fornire.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON fa presente che è in corso un confronto tra Governo e parti sociali proprio al fine di valutare la portata di un intervento – che il Governo sta valutando di realizzare – volto a far rientrare l’Anpal e le sue funzioni nell’ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Fatto presente che la volontà del Governo è quella di individuare una soluzione adeguata, rispettosa delle esigenze di tutti i lavoratori coinvolti, osserva che il provvedimento in titolo appare in ogni caso necessario, in quanto l’ente in questione, anche se dovesse essere riassorbito, continuerà ad operare per diversi mesi, fino al completamento di tale processo. Esprime, in conclusione, l’orientamento favorevole del Governo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), osserva che, dall’intervento del rappresentante del Governo, sembrerebbe confermata la volontà dell’Esecutivo di sopprimere l’Anpal e di avviare procedure di mobilità per i dipendenti coinvolti. Ritiene dunque che, a maggior ragione, la Commissione dovrebbe evitare di esprimersi su un simile provvedimento, essendo peraltro ancora incerta la natura di tale intervento.
Dario CAROTENUTO (M5S) ritiene surreale che la Commissione esprima un parere su un provvedimento riguardante un ente destinato alla soppressione, giudicando peraltro sleale e poco trasparente il metodo seguito dal Governo e dalla maggioranza. Fa notare che ciò conferma la strategia dell’Esecutivo, caratterizzata dall’assenza di politiche attive sul lavoro e dalla assoluta incapacità di sostenere le frange più deboli della popolazione, come dimostra l’eliminazione del reddito di cittadinanza e la scelta di sopprimere l’Anpal, licenziando i lavoratori interessati e facendoli rientrare nell’ambito delle politiche passive del lavoro.
Tiziana NISINI, presidente, facendo riferimento ad alcune considerazioni svolte dal deputato Carotenuto, non comprende come si possa parlare di slealtà visto che, in accoglimento delle richieste dell’opposizione, nella precedente seduta si era già deciso di rinviare l’espressione del parere, in attesa di acquisire informazioni, che oggi, peraltro, sono state fornite dal rappresentante del Governo.
Il Sottosegretario Claudio DURIGON, in risposta ad alcune osservazioni svolte nel dibattito odierno, fa presente che non è previsto alcun licenziamento, atteso che l’intervento che si sta valutando, peraltro nell’ambito di un confronto trasparente con i sindacati, prevede di far rientrare l’Anpal e i suoi lavoratori nel Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Virginio CAPARVI (LEGA) ritiene che l’intervento del rappresentante Governo sia stato pienamente chiarificatore, smentendo chi paventava, con toni drammatici ed esagerati, rischi per i lavoratori coinvolti e presunti metodi poco trasparenti da parte dell’Esecutivo.
Valentina BARZOTTI (M5S), nel prendere atto di quanto affermato dal rappresentante del Governo, auspica che in futuro sia garantito un flusso di informazioni più allineato e trasparente tra Commissione e Governo, assicurando un confronto diretto.
La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 15.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.
SEDE REFERENTE
Martedì 23 maggio 2023. — Presidenza del presidente della I Commissione, Nazario PAGANO.
Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Giuseppina Castiello.
La seduta comincia alle 12.40.
DL 44/2023: Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche.
C. 1114 Governo.
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 maggio 2023.
Nazario PAGANO, presidente e relatore, ricorda che – a seguito di quanto concordato nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite – i gruppi hanno segnalato le proposte emendative su cui proseguire l’esame (Avverte, altresì, che è stato ritirato l’emendamento 7.2 a firma dell’onorevole Urzì e che l’onorevole Soumahoro ha chiesto di sottoscrivere l’articolo aggiuntivo Scotto 27.08.
In qualità di relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la XI Commissione, Presidente Rizzetto, fa presente che la complessità delle proposte emendative segnalate richiede un supplemento istruttorio, anche ai fini delle necessarie interlocuzioni con il Governo e conseguentemente evidenzia l’esigenza di rinviare l’esame delle proposte emendative in discussione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) non comprende le ragioni del rinvio dell’esame delle proposte emendative, chiedendo alla presidenza maggiori delucidazioni al riguardo. Paventa il rischio che il rinvio dell’esame tradisca la volontà di prendere tempo per poi arrivare, in conclusione, a comprimere il dibattito e porre la fiducia su un testo modificato all’ultimo momento. Chiede sin d’ora garanzie circa tempi congrui di discussione, augurandosi che non vi sia la volontà di porre la questione di fiducia per l’ennesima volta su un provvedimento d’urgenza.
Nazario PAGANO, presidente e relatore per la I Commissione, dichiarando di non poter anticipare quelle che saranno le determinazioni del Governo sulla questione di fiducia, fa presente che le proposte emendative segnalate sono poco più di 250 e che ai relatori e al Governo, in particolare al Ministero dell’economia e delle finanze, occorrono tempi tecnici adeguati per approfondirne il contenuto, in vista dell’espressione dei relativi pareri. Avverte, in ogni caso, che le modalità di prosecuzione dell’iter potranno essere ridefinite nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, previsto subito dopo la seduta.
Valentina BARZOTTI (M5S) ritiene non corretto convocare una seduta in cui sono previste votazioni, peraltro avente ad oggetto proposte emendative che sono state segnalate dai gruppi, per poi comunicare l’impossibilità di formulare i pareri e di procedere all’esame delle stesse proposte emendative per questioni interne alla maggioranza e al Governo. Si augura che siano assicurate nel prosieguo dell’attività modalità di svolgimento dell’iter più rispettose delle prerogative dei componenti delle Commissioni.
Nazario PAGANO, presidente e relatore per la I Commissione, fa presente di aver dato conto nella seduta odierna della necessità di ridefinire il calendario dei lavori, precisando che sarà comunque possibile approfondire la questione nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, già prevista al termine di tale seduta.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Martedì 23 maggio 2023.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.55 alle 13.10.
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 23 maggio 2023.
Audizioni nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 141 Fratoianni, C. 210 Serracchiani, C. 216 Laus, C. 306 Conte, C. 432 Orlando e C. 1053 Richetti, recanti disposizioni in materia di giusta retribuzione e salario minimo.
Audizione informale di rappresentanti di CLAAI, Unimpresa, ANPIT (Associazione italiana per l’industria e il terziario).
L’audizione si è svolta dalle 11.15 alle 11.45.
Audizione informale di rappresentanti di Assindatcolf, Federmep e Confindustria Moda.
L’audizione si è svolta dalle 11.45 alle 12.30.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 23 maggio 2023. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 12.30.
Dl 51/2023: disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale.
C. 1151 Governo.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Lorenzo MALAGOLA (FDI), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere alle Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) il parere di competenza sul disegno di legge C. 1151, di conversione del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale.
Passando ad esaminare il contenuto del provvedimento, composto da 14 articoli suddivisi in quattro Capi, con riferimento alle norme di diretto interesse della XI Commissione, rileva, anzitutto, che, i commi 1 e 5 dell’articolo 1 recano un complesso di modifiche alla disciplina di alcuni organi dell’Inail e dell’Inps.
In particolare, l’alinea del comma 1 fa riferimento alle finalità di razionalizzare e semplificare i procedimenti amministrativi degli enti in esame e di sviluppare il monitoraggio e la valutazione sull’attività svolta dai medesimi enti. Le novelle di cui al comma 1, lettere a) e c), sopprimono la figura del vice presidente. La lettera b) dello stesso comma introduce il principio che il presidente dell’ente è scelto tra persone di comprovata competenza e professionalità, con specifica esperienza nonché di indiscussa moralità e indipendenza, nel rispetto dei criteri di imparzialità e garanzia. La successiva lettera d) formula gli stessi requisiti con riferimento agli altri membri del consiglio di amministrazione (la cui presidenza resta attribuita al suddetto presidente dell’ente); rispetto alla corrispondente norma previgente, si introduce il riferimento alla specifica esperienza e al rispetto dei criteri di imparzialità e garanzia. Il numero complessivo dei componenti del consiglio di amministrazione (ivi compreso il presidente) resta pari a cinque (il numero dei membri diversi dai titolari di organi monocratici viene elevato da tre a quattro, in relazione alla soppressione della figura del vicepresidente, il quale era anche un componente del consiglio di amministrazione). I suddetti requisiti soggettivi vengono posti anche per il direttore generale, da parte della novella di cui alla lettera e). Riguardo alla procedura di nomina del direttore generale, la lettera e) conferma che la proposta è operata dal consiglio di amministrazione dell’ente; riguardo alla fase successiva, la novella prevede che la nomina sia effettuata dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, mentre la norma previgente prevedeva come atto di nomina un decreto del Presidente della Repubblica, promosso dal suddetto Ministro. La medesima lettera e) specifica, in merito al principio, già previsto, secondo cui il direttore generale ha la responsabilità dell’attività diretta al conseguimento dei risultati e degli obiettivi, che i risultati e gli obiettivi in oggetto sono quelli fissati dal consiglio di amministrazione. La novella di cui alla lettera e), inoltre, conferma le altre disposizioni sulle funzioni del direttore generale già previste dal testo normativo previgente. La successiva lettera f) riformula la norma sulla durata della titolarità degli organi. La nuova formulazione concerne, oltre che il presidente e gli organi collegiali (ivi compresi il consiglio di indirizzo e vigilanza e il collegio dei sindaci), il direttore generale. Si prevede il limite temporale di quattro anni, con la possibilità di rinnovo per una sola volta; a parte l’esplicitazione che il rinnovo può anche non essere consecutivo, tale nuova norma conferma quella già prevista per gli organi diversi dal direttore generale e determina, con riferimento a quest’ultimo, gli effetti, da un lato, di ridurre di un anno la durata del mandato e, dall’altro, di escludere esplicitamente la possibilità di rinnovi ulteriori dopo il primo (in precedenza, non erano posti limiti espliciti). La novella, inoltre, prevede che la suddetta durata quadriennale decorra, per ciascun organo, dalla data di insediamento. La novella di cui alla lettera f), inoltre, conferma che i membri degli organi collegiali degli enti in oggetto cessano dalle funzioni allo scadere del quadriennio, ancorché siano stati nominati nel corso di quest’ultimo, in sostituzione di altri dimissionari, decaduti dalla carica o deceduti.
Le norme transitorie di cui ai commi da 2 a 4 del presente articolo 1 prevedono, nell’ambito delle fasi sopra ricordate, i seguenti termini, criteri e modalità. Entro venti giorni, a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto, si provvede, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, alla nomina di un commissario straordinario (per ciascuno dei due enti), scelto tra persone di comprovata competenza e professionalità nonché di indiscussa moralità e indipendenza, nel rispetto dei criteri di imparzialità e garanzia; il commissario straordinario, entro novanta giorni dal proprio insediamento, adotta, in relazione alle novelle di cui al comma 1, le modifiche al regolamento di organizzazione dell’ente e agli altri regolamenti interni; il consiglio di amministrazione, nominato successivamente alle suddette modifiche regolamentari, formula, entro quarantacinque giorni dalla data del proprio insediamento, la proposta di nomina del direttore generale.
L’articolo 2, comma 1, modifica, rispetto alla disciplina previgente, l’ambito soggettivo di operatività del divieto di conferimento di incarichi a titolo oneroso nelle fondazioni lirico-sinfoniche, riferendolo ora a tutti i soggetti in quiescenza che abbiano compiuto il settantesimo anno di età (invece del sessantacinquesimo, come previsto in precedenza). La nuova disposizione introdotta dal comma 2 specifica che il sovrintendente delle fondazioni lirico-sinfoniche cessa «in ogni caso» dalla carica al compimento del settantesimo anno di età. Il comma 3 detta una disposizione transitoria, la quale prevede la cessazione anticipata dalla carica a decorrere dal 1° giugno 2023 per i sovrintendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche che, alla data dell’11 maggio 2023 (data di entrata in vigore del decreto in esame), hanno compiuto il settantesimo anno di età, indipendentemente dalla data di scadenza degli eventuali contratti in corso.
L’articolo 3, ai commi 1 e 2, prevede l’estensione al 31 dicembre 2023 del periodo massimo di applicabilità delle misure a sostegno del Servizio sanitario della regione Calabria, disponendo in particolare che, con riferimento al supporto tecnico ed operativo fornito dall’AgeNaS, la proroga opera limitatamente alle unità con contratto flessibile risultante in servizio. Si prevede inoltre che i Commissari straordinari nominati, ove non confermati, decadano entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in esame (11 maggio 2023). Il comma 3 stabilisce che ai sub-commissari delle regioni in disavanzo che affiancano i commissari ad acta nei compiti di risanamento finanziario venga corrisposto un compenso pari a quello definito a livello regionale per i direttori generali degli enti del Servizio sanitario. Il comma 4 prevede poi ulteriori disposizioni di carattere organizzativo, con la soppressione dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, nonché, ai commi 5 e 6, ulteriori disposizioni di proroga.
L’articolo 4 proroga alcuni termini in materia fiscale.
L’articolo 5 proroga il mandato degli organi dell’Istituto per il credito sportivo (Presidente, Consiglio di amministrazione, Comitato gestione fondi speciali, Collegio dei sindaci e Direttore generale) al 31 dicembre 2023, prevedendo un finanziamento per la realizzazione di interventi strettamente connessi e funzionali allo svolgimento di giochi olimpici relativi all’allestimento del villaggio olimpico di Cortina d’Ampezzo e intervenendo sul tema dei finanziamenti per la costruzione, all’ampliamento, all’attrezzatura, al miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi.
L’articolo 6 prevede proroghe di termini in materia di infrastrutture e trasporti.
L’articolo 7 prevede proroghe di termini per l’aggiudicazione degli interventi relativi ad asili nido e scuole dell’infanzia, a valere su risorse rientranti nel PNRR.
L’articolo 8 differisce dal 30 giugno al 30 novembre 2023 l’entrata in vigore del regolamento, di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 29 luglio 2016, n. 206, sulla formazione degli assistenti bagnanti e, conseguentemente, proroga per il medesimo periodo la validità delle autorizzazioni all’esercizio di attività di formazione e concessione per lo svolgimento delle attività di salvamento acquatico, rilasciate entro il 31 dicembre 2011 (lettera a)). Sono, poi, sostituite le finalità per le quali il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è autorizzato a modificare il predetto regolamento ministeriale, introducendovi quelle di garantire la salute dei bagnanti e la sicurezza delle attività balneari e di valorizzare il carattere altamente specialistico dell’attività di salvamento acquatico, in luogo delle finalità precedentemente indicate di assicurare la piena osservanza delle regole della concorrenza ed evitare l’eccessiva mobilità delle persone nel periodo pandemico per sostenere gli esami per il brevetto. Per tali finalità di interesse pubblico, è quindi autorizzato il rilascio di autorizzazioni a nuovi soggetti formatori aventi personalità giuridica e privi di scopo di lucro, con presenza diffusa sul territorio nazionale.
L’articolo 9 modifica l’articolo 4, comma 2, della legge 30 marzo 2004, n. 92, prevedendo che le domande volte ad ottenere, da parte dei congiunti degli infoibati, una apposita insegna metallica con relativo diploma debbano essere presentate entro il termine di trent’anni – anziché venti, come attualmente previsto – dalla data di entrata in vigore della medesima legge.
L’articolo 10, al fine di garantire la tutela delle minoranze linguistiche nell’attività della pubblica amministrazione, limitatamente ai fondi relativi all’esercizio finanziario 2023, differisce al 7 luglio e al 31 agosto 2023 i termini attualmente previsti dall’articolo 8, commi 2, 3 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica n. 345 del 2001 per la trasmissione dei programmi dettagliati degli interventi previsti dalla legge sulle minoranze linguistiche storiche e dei relativi progetti.
L’articolo 11 dispone che le emissioni filateliche possano prevedere alla vendita una maggiorazione di prezzo rispetto al loro valore facciale, da destinare a finalità di natura solidaristica in relazione a emergenze nazionali o internazionali caratterizzate da effetti gravemente pregiudizievoli per le popolazioni, per le città o per l’ambiente.
L’articolo 12 prevede disposizioni in materia di impugnazioni delle decisioni di riconoscimento e revoca dello status di rifugiato o di persona cui è accordata la protezione sussidiaria.
L’articolo 13 reca una generale clausola di neutralità finanziaria.
L’articolo 14 dispone che il decreto-legge in esame entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il decreto-legge è dunque vigente dall’11 maggio 2023.
Tiziana NISINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.35.