INTERROGAZIONI
Giovedì 17 settembre 2015. — Presidenza del Presidente Cesare DAMIANO. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta comincia alle 14.40.
5-05945 Ciprini: Prospettive occupazionali dei lavoratori della società Nestlé dello stabilimento Perugina di Perugia.
La sottosegretaria Teresa BELLANOVA risponde all’interrogazione nei termini riportati in allegato.
Filippo GALLINELLA (M5S), in quanto firmatario dell’interrogazione, si dichiara non soddisfatto della risposta del Governo in quanto gli elementi forniti non appaiono aggiornati. Sulla base delle notizie in suo possesso, infatti, sarebbe stato avviato dalla Nestlé un piano di dismissione dello stabilimento di Perugia, come dimostrano alcuni fatti significativi, quali lo spostamento di macchinari e di materie prime. Apprende dalla Sottosegretaria Bellanova che è previsto l’avvio di un tavolo di confronto ma avrebbe preferito piuttosto conoscere la linea del Governo su tale questione. Auspica pertanto un cambiamento dell’approccio seguito fino a questo momento su questioni simili, come il caso Merloni, e l’adozione di un comportamento più incisivo, che induca la società Nestlé a cambiare i propri programmi.
201 del 2011 entro due o tre anni dalla fine della mobilità. 5-06265 Gnecchi: Lavoratori in mobilità per effetto di accordi stipulati entro il 31 dicembre 2011 e che maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento vigenti prima dell’entrata in vigore del decreto-legge n.
La sottosegretaria Teresa BELLANOVA risponde all’interrogazione nei termini riportati in allegato.
Marialuisa GNECCHI (PD)201 del 2011 entro due o tre anni dalla fine della mobilità. Tali dati risultano necessari al fine di inserire anche tale categoria di lavoratori nella platea di salvaguardati prevista dalle proposte di legge attualmente all’esame della Commissione. ringraziando la Sottosegretaria per la risposta, avverte che intende presentare una nuova interrogazione per conoscere il numero esatto di lavoratori in mobilità per effetto di accordi stipulati entro il 31 dicembre 2011 e che maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento vigenti prima dell’entrata in vigore del decreto-legge n.
Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
Sui lavori della Commissione.
Davide BARUFFI (PD) chiede se, come prospettato nelle precedenti riunioni dell’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, sia stata prevista un’audizione del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sull’utilizzo delle risorse stanziate per le salvaguardie in materia di accesso al pensionamento.
Cesare DAMIANO, presidente, fa presente che l’audizione dovrebbe svolgersi alle ore 8 e 30 di giovedì 24 settembre 2015.
La seduta termina alle 14.55.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 17 settembre 2015.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.10.
INDAGINE CONOSCITIVA
Giovedì 17 settembre 2015. – Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 15.10.
Indagine conoscitiva sull’impatto in termini di genere della normativa previdenziale e sulle disparità esistenti in materia di trattamenti pensionistici tra uomini e donne.
Audizione della Consigliera nazionale di parità.
(Svolgimento e conclusione).
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso l’attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l’audizione.
Francesca BAGNI CIPRIANI, Consigliera nazionale di parità, svolge una relazione sui temi oggetto dell’indagine.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Marialuisa GNECCHI (PD) e Matteo DALL’OSSO(M5S).
Francesca BAGNI CIPRIANI, Consigliera nazionale di parità, replicando, risponde ai quesiti posti.
Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia la Consigliera nazionale di parità per il contributo fornito all’indagine e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 15.30.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
Presidenza della Vice Presidente
SPILABOTTE
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta inizia alle ore 15.
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni
Con riferimento all’atto ispettivo n. 3-01911, la sottosegretaria BELLANOVA, premesso che l’articolo 13, comma 3, del regio decreto-legge n. 636 del 1939, come modificato dall’articolo 22 della legge n. 903 del 1965, prevede che per i figli superstiti a carico del genitore al momento del decesso e che non prestino lavoro retribuito il limite di età per accedere alla pensione di reversibilità può essere elevato non oltre il ventiseiesimo anno di età qualora frequentino l’Università, fa rilevare che la normativa si riferisce solo ai giovani che, al momento del decesso del genitore, siano iscritti ad un corso universitario e non prende in considerazione, ad esempio, periodi di interruzione degli studi universitari che possono avvenire nel passaggio dalla laurea triennale a quella specialistica. Su input del suo Dicastero,l’Inps ha pertanto predisposto uno schema di circolare contenente linee guida e istruzioni operative in materia di trattamento pensionistico ai superstiti, che contiene chiarimenti in merito all’erogazione dei trattamenti di reversibilità ai figli studenti universitari. La circolare risponde all’esigenza di fornire delucidazioni circa il mantenimento dello status di studente nel periodo compreso tra due differenti ordini di studio ed indicazioni relativamente ai figli studenti iscritti a master o frequentino un corso di dottorato di ricerca, in modo da pervenire ad un’interpretazione che si conformi alle novità intervenute negli ultimi anni sulla disciplina dei percorsi universitari e post-universitari.
La senatrice BENCINI (Misto-Idv) si dichiara in parte soddisfatta per i chiarimenti ricevuti, non avendo da questi chiariti i tempi di soluzione definitiva della problematica da lei sollecitata e la possibilità o meno che l’armonizzazione riguardi anche figli superstiti di età superiore ai 26 anni.
Rispondendo all’interrogazione n. 3-01826, la sottosegretaria BELLANOVA, premesso che alcune delle vicende ivi richiamate fanno riferimento ad un periodo precedente a quello in cui è avvenuta l’attribuzione al Ministero del lavoro della vigilanza sull’Ente, effettuata dall’articolo 7, comma 9-ter, del decreto-legge n. 101 del 2013 e precedentemente attribuita al Ministero dell’interno, rileva che nel periodo 2013-2014 gli uffici del Ministero del Lavoro hanno avviato una serie di verifiche amministrativo-contabili nei confronti delle associazioni di promozione sociale, tra cui l’E.N.S., volte a verificare l’utilizzo del contributo annuale previsto dalle leggi n. 476 del 1987 e n. 438 del 1998. Dall’esame dei rendiconti predisposti per le annualità dal 2008 al 2011 non sono emerse irregolarità nell’utilizzo del contributo statale.
Fin dal secondo semestre del 2014, il Ministero ha inoltre promosso incontri con gli attuali vertici dell’Ente, per analizzare le principali questioni attinenti alla gestione e al funzionamento, traendo anche spunto da quanto evidenziato dalla Corte dei conti nella propria relazione sul controllo relativa agli esercizi dal 2006 al 2010. In quella sede è emerso che l’attuale Presidenza, anche sulla base dei rilievi mossi dalla Corte, ha avviato una revisione delle modalità gestionali dell’Ente, che negli anni precedenti avevano determinato rilevanti disfunzioni sul piano gestionale e finanziario.
Inoltre gli uffici del Ministero hanno richiesto ai vertici dell’Ente l’adozione di alcune modifiche statutarie volte a rendere più efficace e concreto il controllo; l’Ente ha pertanto modificato la composizione del Collegio Centrale dei Sindaci, prevedendo al suo interno la presenza obbligatoria di un rappresentante del Ministero, che dunque nelle prossime settimane procederà alla designazione. Il nuovo Statuto, nell’ottica di bilanciare le competenze dei diversi organi, attribuisce poi al Consiglio Direttivo i poteri di amministrazione del patrimonio limitatamente alle locazioni ordinarie e commerciali e per comodati d’uso con durata non superiore alle locazioni commerciali, a differenza della formulazione precedente, che rimetteva al Consiglio Direttivo un amplissimo potere di gestione e di disposizione. Sulla base delle comunicazioni effettuate dai vertici dell’Ente, risulta che il nuovo Statuto è stato trasmesso all’Agenzia delle entrate e alla Corte dei conti, per le rispettive competenze. E’ inoltre intenzione del Ministero del Lavoro, che a tal fine ha già acquisito l’assenso del Ministero dell’economia e delle finanze, proporre con la prossima legge di stabilità una disposizione che, integrando la previsione del richiamato articolo 7, comma 9-ter, del decreto-legge n. 101 del 2013, preveda la presenza di un rappresentante di tali Dicasteri all’interno degli organi collegiali deputati al controllo contabile-gestionale.
Dai bilanci consuntivi relativi alle annualità 2013 e 2014 non sono peraltro emerse le condizioni per disporre il commissariamento dell’Ente (mancata approvazione del bilancio o disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi). Dal rendiconto gestionale emerge infatti un risultato economico positivo, che per il 2014 risulta incrementato rispetto a quello dell’annualità precedente; e ciò benché i relativi risultati non siano pienamente confrontabili, considerato l’avvenuto passaggio, a partire dal 2012, dalla redazione del bilancio secondo il criterio di cassa a quello secondo la competenza economica.
Infine, per quanto concerne i rapporti tra l’Ente e il Consorzio “Vittorio Ieralla” per la trasformazione d’uso e l’utilizzo di un immobile, di proprietà dell’Ente, la Sottosegretaria fa presente che l’Ente ha chiesto all’autorità giudiziaria l’annullamento di tre delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio, che il Giudice ha accolto per due delibere la richiesta di sospenderne in via cautelare l’efficacia e che il Tribunale di Roma ha respinto il reclamo del Consorzio avverso l’ordinanza cautelare di sospensione. Conseguentemente, l’Ente ha comunicato di aver notificato al Consorzio la propria irrevocabile volontà di sciogliere il contratto di comodato d’uso gratuito stipulato l’8 ottobre 2013 relativamente all’immobile in questione, non essendosi il predetto comodato mai perfezionato, in mancanza della materiale consegna dell’immobile.
La senatrice TAVERNA (M5S) ringrazia la Sottosegretaria per la risposta esaustiva, che la soddisfa solo parzialmente, unicamente data l’impossibilità di valutare nell’immediato la portata delle disposizioni richiamate. Esprime comunque soddisfazione per il fatto che il Ministero si sia fatto carico di seguire una situazione particolare e delicata come quella da lei segnalata.
La seduta termina alle ore 15,20.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 16 settembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 13.55.
Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Nuovo testo C. 3012 Governo e abb.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 settembre 2015.
Sergio PIZZOLANTE (AP), relatore, illustra una proposta di parere favorevole sul provvedimento, soffermandosi in particolare sul contenuto dell’articolo 15 del provvedimento e sulle modifiche ad esso apportate dalle Commissioni riunite VI e X.
Cesare DAMIANO, presidente, segnala che i deputati del gruppo M5S hanno presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dal relatore, avvertendo che, in caso di sua approvazione, si intenderà preclusa la votazione della proposta alternativa di parere presentata dai deputati Ciprini e altri.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore, risultando pertanto preclusa la proposta alternativa di parere presentata dai deputati Ciprini e altri.
La seduta termina alle 14.05.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 16 settembre 2015.
Audizione di rappresentanti di Alleanza delle cooperative italiane nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 857 e abbinate in materia di flessibilità pensionistica.
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.25.
Audizione di rappresentanti di R. E TE. Imprese Italia nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 857 e abbinate in materia di flessibilità pensionistica.
L’audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 15.
RISOLUZIONI
Martedì 15 settembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Teresa Bellanova.
La seduta comincia alle 14.10.
147 del 2013 per il riconoscimento della salvaguardia pensionistica a lavoratori in congedo o fruitori di permessi per assistere familiari con disabilità. 7-00765 Simonetti: Attivazione della procedura di cui all’articolo 1, comma 193, della legge n.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione.
Cesare DAMIANO, presidente, avverte che, dopo l’illustrazione della risoluzione in titolo, si procederà all’eventuale svolgimento di interventi di carattere generale, mentre il parere del Governo – secondo le intese intercorse per le vie brevi – sarà acquisito in una successiva seduta.
Roberto SIMONETTI (LNA)201 del 2011, grazie all’attivazione del 104 del 1992, hanno usufruito di congedi o permessi per assistere familiari disabili di accedere al pensionamento con i requisiti richiesti dalla disciplina previgente al decreto-legge n. , intervenendo in qualità di primo firmatario della risoluzione, ricorda che essa è stata sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi della Commissione, che ringrazia per avere voluto condividere un percorso che si augura possa giungere alla soluzione del grave problema degli esodati. Ricorda che si è appena concluso in Commissione un incontro informale con i sindacati e i comitati degli esodati e che il gruppo della Lega Nord e Autonomie, in mattinata, ha incontrato il Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Baretta per sensibilizzarlo sul medesimo tema, su cui il suo gruppo continuerà la mobilitazione anche in Assemblea. Sottolinea, inoltre, che la Commissione Lavoro non si è mai sottratta ai propri compiti, cercando di utilizzare il proprio ruolo istituzionale per sollecitare risposte dal Governo. Venendo al contenuto della risoluzione, osserva che essa è volta a permettere a coloro che, sulla base della legge n.147 del 2013. Dal momento che, sulla base di tale disciplina, il meccanismo deve essere attivato dal Governo, la risoluzione di cui è primo firmatario ha lo scopo proprio di sollecitare il Governo ad attivarsi in tal senso. Osserva, infine, l’urgenza di superare le incertezze attuali, alla luce anche del malcontento crescente suscitato dalle ultime prese di posizione di rappresentanti del Governo, che sembrano allontanare la prospettiva di adottare provvedimenti di riforma del sistema pensionistico già con la prossima legge di stabilità. meccanismo dei «vasi comunicanti» previsto dall’articolo 1, comma 193, della legge n.
Marialuisa GNECCHI (PD) 147 del 2013, si rende necessaria per aumentare la platea degli aventi diritto, permettendo a tutti coloro che si trovano nelle medesime condizioni, del settore privato e del settore pubblico, di beneficiare della salvaguardia, così come è avvenuto per altre categorie di lavoratori. Sottolinea a tale proposito che la risoluzione in 104 del 1992, avevano goduto del congedo in modo frazionato nel corso dell’anno 2011. Segnala come la platea dei potenziali beneficiari sia alquanto differenziata, comprendendo sia lavoratori ancora in servizio sia lavoratori che avevano concordato con il datore di lavoro di accedere al pensionamento, al termine del periodo di godimento del congedo. Lo spostamento in avanti dei requisiti minimi pensionistici ha pertanto costretto molti di coloro che si erano impegnati in tale senso con il datore di lavoro a non rientrare al lavoro, rimanendo in tal modo senza stipendio e senza pensione. Ricorda ancora che la prima platea di potenziali beneficiari della salvaguardia era stata stimata in 2.500 unità sulla base dei dati forniti dall’INPS che, tuttavia, riguardavano solo il settore privato. Osserva quindi che l’attivazione del meccanismo dei «vasi comunicanti», previsto dall’articolo 1, comma 193, della legge n. ricorda come, con riferimento ai lavoratori in congedo per assistere familiari disabili, si sia progressivamente giunti a meglio definire la platea degli aventi diritto. Infatti, rispetto al testo originario della disposizione che fissava al 31 ottobre 2011 la data alla quale tali lavoratori dovevano risultare in congedo per poter beneficiare della salvaguardia dei diritti pensionistici, si è giunti a ricomprendere in tale platea anche coloro che, sulla base della legge n. esame è uno degli strumenti che la Commissione intende attivare per risolvere il problema di tali lavoratori, unitamente alle proposte di legge relative alla cosiddetta settima salvaguardia all’esame della Commissione e alla possibilità, ancora da verificare, di un intervento in via amministrativa.
Davide TRIPIEDI (M5S) esprime il convinto sostegno del M5S alla risoluzione ed invita il Presidente, sostenuto in questo dalla unanimità della Commissione, ad intensificare la pressione sul Governo perché si attivi per risolvere al più presto la drammatica situazione di coloro che si trovano senza stipendio e senza pensione.
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.20.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 15 settembre 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.25.
Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
C. 3012 Governo e abb.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Sergio PIZZOLANTE (AP), relatore, ricorda che la XI Commissione è chiamata 99 del 2009, ricordando che anche nelle raccomandazioni rivolte al nostro Paese dalle Istituzioni dell’Unione europea con riferimento al programma nazionale di riforma 2015 e al programma di stabilità 2015 si invita il nostro Paese ad adottare misure finalizzate a favorire la concorrenza in tutti i settori contemplati dal diritto della concorrenza e ad intervenire in modo deciso sulla rimozione degli ostacoli che ancora permangono. 99 con le specifiche finalità di rimuovere gli ostacoli all’apertura dei mercati, di promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche con riferimento alle funzioni pubbliche e ai costi regolatori condizionanti l’esercizio delle attività economiche private, nonché di garantire la tutela dei consumatori. Osserva che con il disegno di legge in esame, il Governo per la prima volta adempie all’obbligo di presentazione annuale, previsto dalla legge n. ad esprimere il proprio parere alle Commissioni VI e X sul nuovo testo del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Sottolinea preliminarmente che l’adozione di una legge annuale per il mercato e la concorrenza è stata prevista dall’articolo 47 della legge 23 luglio 2009, n. 209 del 2005, mentre sull’articolo 15, che reca disposizioni in materia di fondi pensione, si soffermerà nel prosieguo della sua relazione, trattandosi della norma che maggiormente incide su materie di competenza della Commissione. Segnalato che il Capo III reca disposizioni in materia di comunicazioni, rileva che l’articolo 18, unico articolo del Capo IV, riguardante i servizi postali, sopprime, a decorrere dal 10 giugno 2016, l’attribuzione in esclusiva alla società Poste italiane S.p.A. quale fornitore del servizio universale postale dei servizi inerenti le notificazioni e comunicazioni di atti giudiziari nonché dei servizi inerenti le notificazioni delle violazioni del codice della strada. Fa presente che il Capo V reca disposizioni in materia di energia, alle quali le Commissioni riunite hanno introdotto numerose modifiche finalizzate a definire in modo più dettagliato, rispetto al testo originario del disegno di legge, il superamento del regime di maggior tutela nei settori del gas e dell’energia elettrica. Segnala che l’articolo 22, modificato dalle Commissioni riunite, riduce una barriera all’entrata per l’installazi Venendo quindi all’illustrazione dei contenuti del disegno di legge, segnala preliminarmente che il testo originario era composto di trentadue articoli, divisi in otto Capi e che le Commissioni riunite VI e X, che hanno esaminato il testo in sede referente, hanno apportato numerose modifiche al testo originario. Rileva, in primo luogo, che il Capo I è composto unicamente dall’articolo 1, recante le finalità della legge, mentre il Capo II, in materia di assicurazione e fondi pensione, è composto dagli articoli da 2 a 15. Fa presente in particolare che le disposizioni in materia di assicurazioni apportano numerose modifiche al Codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo n. one di nuovi impianti di distribuzione di carburanti, disponendo che gli ostacoli tecnici o gli oneri economici eccessivi e non proporzionali al vincolo della presenza contestuale di più tipologie di carburanti siano determinati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentita l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e la Conferenza Stato-Regioni. Le Commissioni riunite, con l’articolo 22-bis, hanno poi introdotto una dettagliata disciplina per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti con l’introduzione di un’anagrafe degli impianti stradali di distribuzione. Segnala quindi l’introduzione da parte delle Commissioni riunite del Capo V-bis in materia di ambiente, che consta dell’articolo 22-ter152 del 2006, e dell’articolo 22- , il quale intende favorire il sistema di gestione autonoma degli imballaggi rivedendo la disciplina di tale gestione da parte dei produttori che non intendono aderire al Consorzio nazionale imballaggi o a uno specifico Consorzio ai sensi dell’articolo 223 del decreto legislativo n.quater, che pone in capo all’ISPRA le funzioni consultive attualmente svolte dal Consorzio nazionale imballaggi nei confronti dell’Osservatorio nazionale sui rifiuti, sulla base dell’articolo 221, comma 5, del decreto 152 del 2006. Segnalato che il Capo VI e il Capo VII intervengono, rispettivamente, in materia di servizi bancari e servizi professionali, fa presente che nell’ambito del Capo VIII, in materia di servizi sanitari, l’articolo 32, modificato dalle Commissioni riunite, reca misure per incrementare la concorrenza nella distribuzione farmaceutica, consentendo, tra l’altro, l’ingresso di società di capitali nella titolarità dell’esercizio delle farmacie private e rimuovendo il limite delle quattro licenze, attualmente previsto, in capo ad una stessa società. Osserva che le Commissioni riunite hanno introdotto l’articolo 32- legislativo n.bis, che reca disposizioni in materia di orari e turni di apertura e di chiusura delle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. Rileva, infine, che le Commissioni riunite hanno introdotto il Capo VIII-bis, in materia di trasporti, che consta dell’articolo 32-ter, che reca misure finalizzate alla tutela degli utenti dei servizi di trasporto di linea attraverso la conoscibilità delle carte dei servizi, e dell’articolo 32-quater21 del 1992, il noleggio con conducente di velocipedi. , che assoggetta alla disciplina applicata al settore degli autoservizi pubblici non di linea, recata dalla legge n.
Si sofferma, quindi, sulle disposizioni dell’articolo 15 che interessano direttamente le materie di competenza della Commissione, segnalando preliminarmente che le Commissioni riunite hanno introdotto numerose modifiche al testo originario, riferite alla materia della portabilità dei fondi pensione, eliminando, in primo luogo, la possibilità di iscrizione ai fondi di categoria per gli appartenenti ad altre categorie lavorative. È stato, infatti, soppresso il comma 1, lettera a), che consentiva alle forme pensionistiche complementari già istituite alla data del 15 novembre 1992 e a quelle istituite successivamente, aventi soggettività giuridica e operanti secondo il principio della contribuzione definita, di raccogliere sottoscrizioni anche tra i lavoratori appartenenti a categorie professionali diverse da quella di riferimento. È stato soppresso anche il numero 2 della lettera c) del medesimo comma 1, ai sensi del quale il diritto del lavoratore al versamento alla forma pensionistica da lui prescelta del TFR maturando e dell’eventuale contributo a carico del datore di lavoro, in caso di trasferimento dell’intera posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica, anche al di fuori del sistema dei fondi negoziali, non sarebbe stato più sottoposto ai limiti e alle modalità stabiliti dai contratti o accordi collettivi, anche aziendali. Quanto al contenuto delle disposizioni contenute nel testo elaborato dalle Commissioni di merito, fa presente che il comma 1, lettera b)252 del 2005, interviene sulla procedura che permette di anticipare l’erogazione delle prestazioni pensionistiche, su richiesta dell’aderente, nel caso in cui esso si trovi in condizione di inoccupazione. Più specificamente, l’anticipo dell’erogazione delle prestazioni pensionistiche o di parte di esse è consentito in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a ventiquattro mesi, in luogo degli attuali quarantotto, e con un anticipo massimo di cinque anni rispetto ai requisiti per l’accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio di appartenenza. In questo caso, le prestazioni possono essere erogate anche sotto forma di rendita temporanea, su richiesta dell’aderente. Il termine di cinque anni, già previsto dalla legislazione vigente, può essere elevato fino a dieci anni dai regolamenti delle forme pensionistiche complementari. Il successivo numero 1 della lettera , sostituendo interamente il comma 4 dell’articolo 11 del decreto legislativo n.c) 252 del 2005, il riscatto della posizione sia possibile nelle forme collettive così come in quelle individuali, e che su tali somme si applica la ritenuta del 23 per cento, già prevista a legislazione vigente. Le Commissioni riunite hanno quindi introdotto il comma 1- chiarisce che, in caso di perdita dei requisiti di partecipazione al fondo per cause diverse dalla morte e dal trasferimento e dai riscatti di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo 14 del decreto legislativo n.bis, che stabilisce la convocazione, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge in esame, di un tavolo di consultazione da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, cui partecipano le parti sociali maggiormente rappresentative in ambito nazionale ed esperti in materia previdenziale, al fine di avviare un processo di riforma delle forme pensionistiche complementari secondo le seguenti linee guida: revisione dei requisiti per l’esercizio dell’attività dei fondi pensione, fondata su criteri ispirati alle migliori pratiche nazionali e internazionali, con particolare riferimento all’onorabilità e professionalità dei componenti degli organi di amministrazione e controllo e degli altri organi collegiali; fissazione di soglie patrimoniali di rilevanza minima in funzione delle caratteristiche dimensionali dei patrimoni gestiti, dei settori di appartenenza, della natura delle imprese interessate, delle categorie dei lavoratori interessati nonché dei regimi gestionali; individuazione di procedure di aggregazione finalizzate ad aumentare il livello medio delle consistenze e ridurre i costi di gestione e i rischi. Rileva che le modifiche introdotte dalle Commissioni riunite hanno quindi superato le principali criticità che erano state evidenziate con riferimento al testo dell’articolo 15 del disegno di legge originario e mirano a favorire il più ampio coinvolgimento delle parti interessate in un processo di riforma organica della previdenza complementare, che allo stato ancora si caratterizza per un livello di adesioni, specialmente tra i giovani e i lavoratori autonomi, non pienamente adeguato all’esigenza di assicurare la presenza di un forte pilastro previdenziale integrativo delle prestazioni offerte dalla previdenza obbligatoria. In questo contesto, sottolinea che il comma 1-bis dell’articolo 15 si muove nella direzione, indicata anche dalla COVIP nella sua audizione presso le Commissioni riunite VI e X, di promuovere un ulteriore efficientamento del sistema dei fondi pensione, che sono chiamati a migliorare i propri assetti organizzativi al fine di rendere servizi di qualità ai propri aderenti con costi contenuti.
Alla luce di queste considerazioni, si riserva di formulare una proposta di parere che potrà tenere conto anche di eventuali osservazioni che dovessero emergere nel corso del dibattito.
Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame del provvedimento alla seduta convocata per domani.
La seduta termina alle 14.35.