Condotte spa ha chiesto al Tribunale la proroga di 60 giorni per la presentazione del piano di concordato preventivo e ha annunciato l’avvio di una procedura di cassa integrazione. Ma per i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil “pensare di rassicurare così i 3.000 dipendenti è francamente assurdo e inaccettabile. I vertici dell’azienda dimostrano solamente di non essere più in grado di gestire la situazione, ne prendano atto”.
“Condotte ha annunciato la volontà di costituire una bad company per la gestione delle commesse ultimate, ed una newco per le commesse già operative e da avviare – hanno spiegato i sindacati al termine del Tavolo di crisi al Mise di ieri, 22 maggio -. Per noi è indispensabile la presentazione del piano industriale, nel quale l’azienda dovrà finalmente indicare con chiarezza il futuro suo e dei suoi dipendenti”, nonché l’avvio di un confronto con i potenziali investitori, vale a dire il fondo Oxy e le banche.
In concomitanza con l’incontro i lavoratori di Condotte hanno incrociato le braccia per 8 ore per lo sciopero proclamato dai sindacati, mentre al Mise, in concomitanza con l’incontro, è andato in scena un presidio di circa 200 lavoratori giunti da tutta Italia.
Il tavolo si riunirà nuovamente il prossimo 18 giugno.