“Anche in occasione dell`incontro di ieri sera con il ministro Orlando, abbiamo ribadito la necessità che una riforma degli ammortizzatori sociali all`insegna dell`universalità delle prestazioni non si traduca nell`adozione di un unico modello d`intervento, prescindendo dalle diverse esperienze di settore che rispondono ad esigenze strutturalmente differenziate”. Ad affermarlo è Confcommercio all’indomani del tavolo al ministero del Lavoro.
“Occorre dunque – prosegue la nota – che il lavoro di approfondimento annunciato dal Ministro si misuri appunto con il nodo dell`incrocio tra distinzioni per settori e distinzioni per dimensioni dell`attività d`impresa allo scopo di perseguire un assetto degli ammortizzatori maggiormente inclusivo e che, sulla scorta sia delle esperienze pregresse sia delle attese trasformazioni di scenario, tenga in giusto conto – tanto più alla luce di uno scenario economico ancora emergenziale e di una prospettiva di ripartenza e ricostruzione davvero impegnativa – esigenze imprescindibili di sostenibilità della contribuzione a carico delle imprese, anche attivando misure compensative di riduzione strutturale di componenti del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro.”
TN