“Le stime delle vendite al dettaglio di maggio sono leggermente migliori delle previsioni. La componente non alimentare appare dinamica mentre l`alimentare è già in contrazione a causa della naturale sostituzione con i consumi fuori casa, nuovamente fruibili col ridursi dei vincoli alla socialità”. Cosi l`Ufficio Studi di Confcommercio commenta in una nota i dati Istat sul commercio al dettaglio.
L`abbigliamento mostra “un recupero al di là delle più rosee previsioni e questo fa ben separare sulle sorti della ripartenza nel complesso”.
Anche a maggio, come in aprile, il tasso di variazione delle vendite che transitano dal canale elettronico “è inferiore a quello medio e, in particolare, alla crescita delle vendite di prodotti non alimentari delle imprese operanti su piccole superfici. Al contrario, il commercio alimentare di prossimità segnala ancora una forte sofferenza e ci sono dubbi sul fatto che riuscirà mai a percorrere tutta la strada necessaria a un pieno recupero dei già depressi livelli di fatturato del periodo pre-Covid”.
TN