Frena la contrazione del pil nel terzo trimestre (-0,1%, dal -0,3% nel secondo) e il livello si attesta a -9,1% dal picco di sei anni prima. La variazione acquisita per il 2103 è del -1,9%. “La Legge di Stabilità presentata dal governo – annota il Csc – fa molto poco per rimettere al centro l’industria e rilanciare lo sviluppo. Dal passaggio parlamentare può perfino uscire indebolita, come ha correttamente sottolineato anche la Commissione europea, in quello che dovrebbe essere uno dei capisaldi della politica economica per il Paese: il taglio del cuneo fiscale a beneficio delle imprese manifatturiere, oltre che dei lavoratori. Senza questi rimedi è vano attendersi rapidi progressi del pil e, quindi, nell’ occupazione, che infatti ” peggiora più in fretta di quel che era temuto e che le statistiche provvisorie lasciavano intravedere”.
“Chi ha imboccato con più decisione la dura strada delle riforme (Irlanda, Portogallo, Spagna) sta raccogliendo i primi frutti”. Il Csc ricordache nel terzo trimestre 2013 la Spagna è uscita dalla recessione (+0,1% il Pil) e il Portogallo ha confermato la ripresa iniziata nel secondo (+0,2%, dopo un +1,1%). Anche per l’Irlanda gli indicatori congiunturali segnalano una continuazione della crescita, dopo il +0,4% nel secondo. In Grecia prosegue la caduta dei livelli di attivita, ma a ritmo piu basso: nella media del 2013 il Pil e atteso scendere del 4,0%, comunque meglio del -5,6% annuo registrato nel primo trimestre.