Note attiviste nazionali e internazionali provenienti da Polonia, Croazia e Stati Uniti interverranno al contro convegno di Verona, previsto per sabato 30 marzo, dal titolo “Verona libera, Italia laica” (ore 9.00-13.00, presso l’Accademia dell’Agricoltura, Lettere e Scienze, in via del Leoncino 6).
L’evento organizzato da Ippfen (International Planned Parenthood Federation European Network) – la più grande Federazione mondiale non governativa che si occupa di salute produttiva e riproduttiva delle donne – dall’Uaar (l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) e da Rebel Network (Rete femminista per i diritti) che assieme ad una grande rete di associazioni e movimenti, che aumentano di giorno in giorno, scendono in campo contro quello che si è autodefinito il Congresso mondiale delle Famiglie e che vedrà la partecipazione di una parte significativa del governo italiano, dal ministro degli interni e vicepremier Matteo Salvini, ai ministri della Famiglia e dell’Istruzione Fontana e Bussetti. Oltre a uomini delle istituzioni, come il governatore del Veneto, Zaia e il sindaco di Verona Sboarina.
La risposta a una simile aggressione ai diritti e alle conquiste civli degli ultimi 50 anni, dicono gli organizzatori del contro convegno: “è una mobilitazione senza precedenti per denunciare una precisa strategia politica a livello internazionale, con una visione misogina della storia delle donne, che non risparmia i diritti di omosessuali, Lgbt e qualsiasi forma di libertà di scelta individuale, ma che soprattutto minaccia le famiglie reali in Italia e in Europa che non si conformano a dottrine religiose e illiberali dei secoli passati.
Ultimo atto in ordine di tempo del disegno fondamentalista e reazionario che fa da cornice al WCF di Verona, è di questi giorni: l’insidiosa proposta di legge della Lega con lo scopo di limitare gli effetti della legge 194 sull’aborto, introducendo il riconoscimento giuridico del concepito al fine di permettere l’adozione del feto.
Il convegno “Verona libera, Italia laica” ha l’obiettivo di dare vita a uno spazio comune di unità e risposta al Congresso mondiale delle Famiglie, per tutta la società civile. Per affrontare le sfide che ci attendono oltre Verona e per una mobilitazione di tutte le realtà che difendono i diritti. L’iniziativa sarà anche una opportunità “per costruire proposte concrete prima di partecipare al corteo organizzato da Nonunadimeno nel pomeriggio del 30 marzo.”
Le associazioni che hanno finora aderito all’evento:
Agedo, Amnesty International, Arci Nazionale, Arcigay, Associazione Lesbica Femminista Italiana: ALFI Nazionale, Allout, Associazione Luca Coscioni, Associazione Radicale Certi Diritti, Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato Popolare Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”, Cooperativa Giancarlo Siani – Libera, Coordinamento Torino Pride, ONG Differenza Donna, Edge, D.i.Re, Eurogames2019, Donne in rete contro la violenza, Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali, GayNET, GayPost.it, I Sentinelli di Milano, IPPFEN, Laiga-Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’applicazione della legge 194/78, Movimento Identità Trans MIT, Movimento per i beni comuni, One Billion Rising Italia, Padri in Movimento, Rebel Network, Rete Educare alle differenze, Rete 13 Febbraio Pistoia, Se Non Ora Quando, Se non Ora Quando TO, Rete per la parità, Ufficio Nuovi Diritti CGIL Nazionale, Vita di donna, GayPost.it, Diversity, Earth Gardners.