“Ci auguriamo che la crescita sia anche maggiore dello 0,2%” previsto nel Def, visto che le misure della legge di stabilità, a partire dal reddito di cittadinanza, “non è vero che non spostano” dal punto di vista della crescita, anzi “pensiamo abbiano un impatto positivo, nel secondo semestre: al momento l’impatto non è ancora valutabile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei giornalisti al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio europeo sulla Brexit.
Nella politica economica del governo, ha sostenuto Conte, “non si è perso affatto tempo. Le nostre stime nascevano da un contesto totalmente diverso”, ma ora c’è “una congiuntura totalmente diversa” con “la frenata della Germania” e “anche la Cina sta rallentando. Non c’è stata nessuna cattiva previsione: la guerra dei dazi impone un rallentamento dell’economia internazionale e bisogna prenderne atto. Siamo determinati ad evitare l’aumento dell’Iva, non prevediamo una patrimoniale”
“La possibilità – ha proseguito il premier- di continuare il nostro programma di riforme senza aumentare l’Iva è rimessa alla spending review che stiamo portando avanti e confidiamo di portare a casa degli ottimi risultati e anche una riformulazione delle tax expanditures”.
TN