“Nel corso dell’audizione del ministro Poletti si è affrontato il tema delle pensioni. Il ministro ha ribadito l’intenzione del governo di introdurre nel sistema pensionistico un criterio di flessibilità”. Lo ha dichiarato Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera.
“In secondo luogo – continua Damiano – Poletti ha confermato che le risorse accantonate nel Fondo delle salvaguardie (11,6 miliardi di euro con sei interventi successivi per tutelare 170.000 lavoratori) saranno esclusivamente utilizzate per gli esodati e per nuovi interventi , nel caso in cui si dovessero registrare dei risparmi rispetto alle coperture previste. Si tratta di due conferme importanti che favoriscono il confronto”.
“Il nostro obiettivo – prosegue – è quello di risolvere preliminarmente alcuni problemi legati alla settima salvaguardia e, nella legge di stabilità, affrontare strutturalmente la questione della flessibilità. In commissione sono depositate numerose proposte di legge sul tema: tra queste c’è quella del Pd che trova larghi consensi tra tutti i partiti e che prevede la possibilità di anticipo della pensione dai 62 anni di età con 35 di contributi e con un massimo di penalizzazione dell’8%; oppure con 41 di contributi indipendentemente dall’età. Abbiamo chiesto al governo di continuare il confronto al fine di realizzare scelte condivise e non essere messi di fronte a scelte unilaterali su una materia così delicata”.