Questa mattina si è svolta la conferenza stampa che ha presentato la campagna della Flai Cgil #cimettiamoletende. Il segretario generale della Flai, Stefania Crogi ha aperto la conferenza di Piazza della Repubblica, con dietro la tenda rossa simbolo della campagna e ha spiegato le ragioni dell’iniziativa. Lo scopo è quello “di uscire dagli uffici e sedi – ha detto Crogi – per andare ad incontrare lavoratrici e lavoratori ed essere a disposizione per chiunque ha bisogno di tutele e chiede rispetto dei diritti.”
Il segretario generale della Flai ha spiegato che “la tenda significa casa e accoglienza, una casa comune, le tende rosse saranno una nuova casa del popolo per chi sente la voglia e bisogno di confrontarsi, di far uscire dall’invisibilità i problemi, di chi vuole stare con la Cgil, trovare sostegno e risposte” e non solo perchè la Flai “metterà le tende là dove ci sono problemi che riguardano il lavoro, il territorio, la tutela della salute e dell’ambiente, lì ci mettiamo le tende e radici” e i principali argomenti trattati saranno appalti, pensioni, malattie professionali, sicurezza, ambiente e tutela del territorio e del mare. Inoltre, si farà chiarezza sulla condizione dei lavoratori forestali, della pesca e contro lo sfruttamento e il caporalato nell’agricoltura.
Dopo l’intervento del segretario Corgi, hanno parlato alcuni lavoratori in rapprentanza dei forestali e dei lavoratori agricoli e sono stati lanciati numerosi appuntamenti in tutta Italia che fanno parte della campagna #cimettiamoletende.
A seguire Serena Sorrentino della segreteria Cgil, ha sottolineato il valore della tenda “come presidio di legalità per i diritti dei lavoratori, luogo reale e fisico di incontro e di accoglienza” sostenendo la campagna anche come segreteria nazionale. Nelle tende infatti è possibile anche firmare per la Carta dei diritti universali del lavoro ed i tre quesiti referendari, quindi la Flai Cgil e l’intera campagna parteciperà alla proposta più ampia della Cgil di riscrivere i diritti del lavoro trasformando la Carta in legge.