General Motors ha sospeso l’attività in due stabilimenti per l’assemblaggio delle vetture, dopo la rottura della trattativa sulla riduzione dei costi di lavoro. Lo annuncia il Wall Street Journal, spiegando che è stato United Auto Workers, il sindacato di categoria, ad abbandonare il confronto. L’azienda di Detroit aveva chiesto di limitare i costi negli stabilimenti di Fairfax in Kansas e Lordstown in Ohio, avanzando inoltre l’ipotesi di tagli sulla forza lavoro, con l’obiettivo di sostenere la concorrenza dei produttori asiatici. Adesso il gruppo esprime preoccupazione per l’eventuale proclamazione di scioperi, che rischiano di procurare ulteriori ritardi nel processo produttivo.
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