“La scuola che stiamo cercando di realizzare per voi è esattamente quella che desiderate. Una scuola che sia capace di trasmettervi nozioni e informazioni basilari per la vostra formazione, e insieme vi proietti nel futuro, mettendovi in relazione con diversi settori della società, orientandovi, facendovi acquisire consapevolezza delle competenze che avete g i à e d i quelle che dovrete pot e n z i a r e , aiutandovi nel vostro p e r c o r s o per divenire cittadine e cittadini inf o r m a t i , consapevoli, attivi”. Lo scrive il ministro dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in una lettera a La Stampa, rispondendo allo scrittore e professore Alessandro D`Avenia, che ieri, sempre sul quotidiano torinese, aveva messo in evidenza alcune criticità in cui versa la scuola italiana.
Per Fedeli, “la scuola deve essere il laboratorio in cui definite cosa sarete e per questo non può esserci in essa alcuno spazio per la stanchezza, la delusione, la rassegnazione. Né vostra, né delle vostre e dei vostri insegnanti. Agiremo per eliminare queste parole dal vostro ‘vocabolario scolastico’. Lo faremo lavorando ogni giorno per garantire la qualità dei percorsi formativi e la continuità didattica”.
“In continuità con il governo che ci ha preceduti”, ha ricordato Fedeli, “stiamo cercando di mettere ordine e stiamo tornando a dare centralità al ruolo delle docenti e dei docenti, come è giusto che sia: abbiamo stabilizzato nel corso degli scorsi anni molti di loro, fornendo tutele alle loro vite ma anche garantendo costanza nell`insegnamento che ricevete; stiamo lavorando al rinnovo del loro contratto, un passaggio ineludibile e atteso da anni; e stiamo definendo le modalità del nuovo percorso di reclutamento affinché possiate avere guide di qualità, aggiornate e in grado di fronteggiare con voi le sfide che questi tempi ci pongono innanzi”.
“Il Piano Nazionale per la Scuola digitale, gli interventi per l`edilizia scolastica, i decreti attuativi della Buona Scuola, l`alternanza Scuola Lavoro, la formazione dei docenti sono tutti elementi di qualificazione del sistema a cui stiamo lavorando e che stiamo portando avanti”, ha proseguito il ministro sottolineando il piano in dieci azioni – s t a n z i a n d o oltre 840 milioni di euro di fondi europei – per fare della scuola un luogo di innovazione, di apertura al territorio e al mondo del lavoro, di inclusione per chi è disabile o straniero, di cittadinanza europea e globale”.
Per Fedeli l’apporto degli studenti è “indispensabile” per riuscire a portare a segno questo impegno. “Siete voi il centro di questo lavoro. È con voi che vogliamo confrontarci, è con le vostre famiglie, con le vostre insegnanti e i vostri insegnanti, con le comunità scolastiche in cui vivete che vogliamo dialogare” e “gli uffici di Viale Trastevere sono la vostra ‘casa’, lavoriamo insieme perché il nostro impegno, la nostra volontà, i nostri scopi sono condivisi”.