L’Eni ha deciso di interrompere la trattativa con il fondo amerciano SK Capital per la cessione di una quota di maggioranza di Verslis. Il gruppo Eni infatti non è riuscita a trovare un accordo su alcuni punti negoziali in particolare quelli riguardanti la futura “governance” della società. L’amministratore delegato Claudio Descalzi, si legge in una nota stampa unitaria di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil ha constatato la sproporzione tra la richiesta Eni e la consistenza di SK Capital.
“Una buona notizia – dichiarano i sindacati – e una saggia decisione che arriva dopo una battaglia lunga e logorante che ha tenuto in ansia migliaia di lavoratori, senz’altro da ascrivere alla mobilitazione nazionale e territoriale, tre scioperi e quattro manifestazioni nazionali, decine di incontri e “sit in” nei territori, e all’impegno ostinato dei sindacati unitari per la salvaguardia del ruolo industriale di Versalis e del patrimonio produttivo, scientifico e occupazionale di questa realtà strategica per l’intera economia italiana.”
“Versalis infatti – continua la nota – non è una qualsiasi società che si occupa di chimica, ma rappresenta l’insieme della chimica di base italiana: in una parola, l’infrastruttura che rifornisce il paese di prodotti che servono alla trasformazione delle gomme e delle plastiche, al pari della siderurgia, dell’alluminio e telecomunicazioni, un comparto fondamentale di un paese che vuole continuare a considerarsi industriale. Tutti validi motivi per batterci ostinatamente contro la cessione di tale “eccellenza” italiana ad un piccolo fondo come SK Capital, assolutamente non in grado di fornire quelle garanzie finanziarie né industriali, per di più con sede alle isole Cayman e nel Delaware, vero paradiso fiscale all’interno degli Usa, ritenuto e definito “small” da molti analisti e non in grado di raccogliere la complessità della nostra storia industriale.”
“Ora Versalis – concludono i sindacati – dopo il fallimento della trattativa, tornerà ad essere integralmente consolidata nei conti di Eni a partire dalla semestrale di fine luglio. Un passaggio, questo, dietro il quale si intravede la volontà del Gruppo di accantonare, almeno per ora, la ricerca di un acquirente per la società chimica e di concentrarsi sugli aspetti industriali e procedere (speriamo!) verso un processo di rilancio che abbia come punto fermo il piano industriale di Versalis di cui il paese e la chimica italiana hanno urgente bisogno. Noi come sempre faremo la nostra parte.”