“La partecipazione e il protagonismo dei lavoratori nei luoghi di lavoro si esercitano in forma collettiva attraverso il ruolo del sindacato e con la contrattazione, non in forme individuali che rischierebbero di lasciare da soli i lavoratori o di scadere nel paternalismo senza incidere nelle scelte delle aziende”. E’ quanto sottolinea la leader della Cisl, Annamaria Furlan, sul programma del Movimento Cinque Stelle.
“E` certamente importante che un partito giovane come Cinque Stelle – dice – si confronti e discuta al proprio interno e con i cittadini sui temi del lavoro dei giovani, sui mutamenti del sistema produttivo, legati anche alle trasformazioni tecnologiche e digitali, sulla necessità di introdurre criteri di flessibilità in uscita nelle pensioni, soprattutto per i lavori più usuranti, in modo da garantire il necessario turn-over sia nelle aziende, sia nella pubblica amministrazione”.
Furlan sottolinea che “queste sono alcune delle questioni su cui la Cisl è impegnata nella sua attività sindacale e contrattuale, rinnovando il proprio quadro dirigente e portando avanti proposte moderne e concrete di riforma delle relazioni industrali, sempre aperti ai cambiamenti del mondo del lavoro ed al confronto con le forze politiche e sociali. Così come è interessante il richiamo di Cinque Stelle alle questioni di una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, dello smart working e soprattutto della promozione di nuove forme di democrazia economica e di partecipazione dei lavoratori nella governance delle imprese. Quest`ultimo è un tema cruciale che sta molto a cuore alla Cisl che storicamente ha sempre puntato sulla partecipazione e sulla co-responsabilizzazione del lavoratore nelle scelte sia nelle aziende private, sia nel lavoro pubblico, anche attraverso l’utilizzo dei fondi pensione e la partecipazione al capitale di rischio delle imprese”.