L’autorità di garanzia per gli scioperi ha chiesto al prefetto di Roma, Franco Gabrielli, di precettare i lavoratori dell’Atac in vista dello sciopero del trasporto pubblico locale proclamanto a Roma e nel Lazio da diverse sigle sindacali per il prossimo 27 luglio. Secondo l’Autorità “le predette astensioni sopraggiungerebbero a seguito di un periodo caratterizzato da ritardi, riduzioni di corse e disservizi verificatisi a partire dalla giornata del 1 luglio 2015”.
L’ennesimo sciopero quindi determinerebbe “la reale possibilità di un ulteriore pregiudizio grave e imminente alla tutela della libertà di circolazione degli utenti del trasporto pubblico locale del Comune di Roma Capitale, già fortemente provati dal cattivo funzionamento del servizio e dalle disfunzioni sopra richiamate”. Il garante ha quindi invitato il prefetto a valutare la sussistenza delle condizioni per l`adozione di un provvedimento.
Il Codacons, intanto, chiede che i lavoratori che aderiranno allo sciopero siano licenziati in tronco. “Il nuovo sciopero indetto per il 27 luglio rappresenta la chiara volontà di danneggiare gli utenti del trasporto pubblico, e configura oltre al danno la beffa – spiega Carlo Rienzi – La protesta, infatti, è stata indetta nonostante il servizio, specie sulle linee della metro, prosegua da numerosi giorni tra disservizi enormi, rallentamenti e corse a singhiozzo che stanno causando disagi illeciti ai cittadini”.
“Ma il prossimo sciopero appare anche incostituzionale – spiega Rienzi – perché, arrivando dopo una serie prolungata di agitazioni sindacali, limita la libertà di circolazione dei cittadini violando l`articolo 16 della Costituzione secondo cui ‘ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”. Per tale motivo, se non sarà annullata la protesta, chiederemo agli organi competenti il licenziamento dei lavoratori che aderiranno allo sciopero'”.