I leader dei pro-Brexit hanno presentato oggi un progetto di inasprimento della politica migratoria del Regno Unito verso i cittadini Ue sul modello australiano. Piano che intendono applicare se vinceranno il referendum del 23 giugno e le prossime elezioni legislative.
“Alle prossime elezioni politiche creeremo un vero sistema di immigrazione a punti sul modello australiano”, scrivono in un comunicato congiunto l’ex sindaco di Londra, Boris Johnson, che spera di succedere al Primo ministro David Cameron al 10 di Downing Street, il guardasigilli Michael Gove, la ministra del Lavoro Priti Patel e la deputata Gisela Stuart.
“Il diritto automatico di cui dispongono tutti i cittadini Ue di venire a vivere e a lavorare nel Regno Unito sarà soppresso”, aggiungono, sottolineando che i cittadini Ue già residenti nel Regno saranno esentati dal provvedimento.
In questo nuovo sistema, ispirato dalla politica migratoria molto restrittiva di Canberra, le domande per i permessi di soggiorno e di lavoro nel Regno saranno selezionate in funzione della competenza e delle qualifiche del richiedente “senza discriminazione di nazionalità”. “Per ottenere un permesso di lavoro, i migranti economici dovranno essere qualificati per il posto per il quale si candidano”, scrivono ancora i sostenitori di una uscita del Regno Unito dall’Ue che precisano che una “buona conoscenza dell’inglese” potrà essere richiesta per alcuni posti di lavoro.