“Senza il rilancio di salari e pensioni si strappa la coesione sociale e si blocca anche l’economia del Paese, frenando i consumi”. È quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un’ intervista rilasciata a QN. “È inconcepibile che quando i costi di produzione salgono i prezzi vadano alle stelle – continua Sbarra -, ma quando calano, come in questi mesi, restino alle stelle. Questa non è inflazione. Questo è profitto illegittimo. Dobbiamo fare controlli a tappeto”, aggiunge Sbarra.
Per il leader della Cisl in questa fase “serve una nuova politica dei redditi qualificata da un accordo triangolare che veda sindacato, imprese e Governo dalla stessa parte”, ma soprattutto sostiene sia necessario costruire “un solido Patto anti-inflazione che passa dal contrasto alla speculazione al rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati. Parliamo di milioni di persone che aspettano di vedere adeguati tutele e salari. Bisogna valorizzare le relazioni industriali e puntare a una riforma fiscale realmente redistributiva, assicurando anche il riscatto degli assegni pensionistici”.
Sbarra poi conferma la mobilitazione unitaria del sindacato, con assemblee unitarie sui luoghi di lavoro e nei territori e tre manifestazioni interregionali da svolgersi a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio). “Bisogna riprendere subito il confronto con il governo. Dobbiamo parlare con le persone che noi rappresentiamo, ragionare sui contenuti delle nostre priorità e rivendicazioni nei confronti del Governo ed anche delle imprese. Vogliamo rappresentare la debolezza, per non dire l’assenza, di relazioni sindacali con il Governo. Abbiamo bisogno di risposte chiare sui tavoli aperti e finora inconcludenti su pensioni e sicurezza sul lavoro, sul rilancio della sanità pubblica, sulla non autosufficienza, sulle politiche industriali, sull’utilizzo efficace e rapido dei fondi del Pnrr”.
e.m.