Ideal Standard non ritira la procedura di licenziamento nei confronti dei 300 lavoratori di Roccasecca e lo stabilimento del frusinate è così destinato alla chiusura. La decisione è stata comunicata dall’azienda nel corso del tavolo di confronto di venerdì scorso, 12 gennaio, al Mise, alla presenza del ministro Calenda, del viceministro Bellanova e del presidente della regione Lazio Zingaretti.
Forte la contrarietà di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, che tuttavia colgono favorevolmente l’impegno del governo nell’aver individuato un possibile investitore interessato al sito e la risolutezza con la quale il ministro Calenda ha richiesto in tempi stretti ai vertici aziendali di posticipare la procedura di ulteriori 30 giorni e di lasciare aperto il tavolo anche successivamente alla vertenza per esaminare il piano industriale di gruppo.
“Quello di Roccasecca è il terzo stabilimento che la Ideal Standard chiude senza dare alcuna spiegazione”, sottolineano i sindacati che temono un totale disimpegno della multinazionale dall’Italia. “Richiediamo perciò che vengano presi impegni precisi, chiari e affidabili, oltre a un monitoraggio costante con l‟attenzione del Governo”.
I sindacati stanno definendo quindi le azioni di lotta più idonee, al momento della risposta da parte dell’azienda.
E.M.