Il 2 luglio si celebrerà la giornata internazionale delle cooperative. L’appuntamento, nato nel 1923, ha ricevuto il sigillo dalle Nazioni Unite nel 1995, che ne ha così riconosciuto la funzione economica e sociale della cooperazione.
Il tema di quest’anno è il contributo che le cooperative possono dare nel raggiungere, entro il 2030, i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite, per porre fine alla povertà, combattere il cambiamento climatico e garantire l’uguaglianza e l’inclusione per tutti.
In tutto il mondo sono attive oltre 2,6 milioni di imprese cooperative, che garantiscono più di 250 milioni di posti di lavoro, mettendo insieme oltre 1 miliardo di soci e generando ricchezza per 3 miliardi di dollari annui.
“Se il numero dei soci venisse trasformato nella popolazione di uno Stato Paese – commenta l’Alleanza delle cooperative italiane – sarebbe il terzo paese più popoloso, a un passo dall’India. Con oltre 250 milioni di posti di lavoro ogni dieci occupati al mondo, uno è impiegato in una cooperativa.”
“Le cooperative – continua l’Alleanza – sono imprese attraverso cui l’economia viene messa al servizio delle persone, in cui l’utile è un mezzo e non un fine. Rappresentano spesso l’unico ascensore sociale in società immobili in cui prevale la rendita a scapito del merito.”
Nel mondo le cooperative rappresentano il 12% della forza lavoro del G20 e il 30% delle produzioni agroalimentari.
In Italia erogano servizi di welfare a 7 milioni di persone; rappresentano il 25% della produzione agroalimentare (con il 70% del latte, il 60% del vino, il 40% dell’ortofrutta); oltre il 30% del consumo e della distribuzione al dettaglio. Nel credito rappresentano il più grande gruppo bancario a capitale interamente italiano e hanno il 14,8% degli sportelli bancari. Le cooperative italiane sono una realtà capace di grande inclusione socioeconomica: sono donne il 60% delle persone occupate.
Negli Usa poco meno di 900 cooperative garantiscono l’energia elettrica a oltre 40 milioni di persone.
In Germania il 65% della popolazione è socio di una cooperativa da cui riceve servizi finanziari, beni di consumo e l’energia.
In Brasile viene dalle cooperative il 50% della produzione agroalimentare, e un brasiliano su tre ha un piano personalizzato di assistenza sanitario garantito da una cooperativa.
In Svezia un abitante su due è socio di una cooperativa, le 100 più grandi hanno un fatturato annuo di oltre 40 miliardi di dollari con oltre 70 000 dipendenti.