Avviare subito incontri in sede locale per approfondimenti sul piano per l’Ilva. A chiederlo è il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, al termine dell’incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico tra i vertici di Am InvestCo e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali alla presenza del viceministro Teresa Bellanova.
Nella mattinata sono stati illustrati da parte di Arcelor alcuni dettagli sull’evoluzione commerciale e produttiva dal 2018 al 2024 per i siti di Taranto, Genova, Novi Ligure, per complessivi 1,2 miliardi di euro.
In particolare, “per il sito di Taranto è stata annunciata la produzione nel primo anno di 910Mlt di lamiere da treno e di cui 90mila per tubificio 2 e 50mila per tubificio Erw con l’utilizzo delle linee di rivestimento”.
Il piano prevede inoltre 900 mila tonnellate a pieno regime a Genova mentre a Novi Ligure 1,9 milioni di tonnellate a pieno regime.
Per la Fim “in riferimento ai dettagli forniti da Arcelor, manca ancora il capitolo sugli investimenti sul porto, come è necessario chiarire gli investimenti e dettagli sul sito logistico di Marghera e il capitolo sulla manutenzione ordinaria e straordinaria su tutti i siti, anche per quanto riguarda la logistica tra porto e stabilimento a Taranto non è quantificato e qualificato. C’è da aggiungere che mentre su Genova permane un insufficiente investimento sulla banda stagnata, sul tubificio a Taranto, dove attualmente lavorano 800 persone, a pieno regime la capacità come illustrato oggi, almeno per il primo anno, sarà di 90mila tonnellate. La capacità attuale del tubificio è di 900 mila tonnellate ed è chiaro che se le previsioni produttive per gli anni a seguire saranno queste abbiamo dei problemi”.
Per queste ragioni “riteniamo necessario dopo questa giornata prevedere una calendarizzazione d’incontri in sede locale, reparto per reparto, sito per sito per avere tutti gli elementi necessari per fare un confronto specifico e di merito”, ha concluso Bentivogli.
E.M.