Per la Cgil sarebbe “utile che dentro” la società chiamata a gestire l’ex Ilva “ci fosse anche una presenza pubblica. Il governo decida con quale strumento esserci: se Cdp o un altro fondo, così come succede nel resto d’Europa e del mondo”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un evento organizzato da Huffington Post a Milano in Fondazione Feltrinelli.
“Avere una presenza dentro a questa azienda avrebbe un doppio significato: da un lato – ha spiegato Landini – togliere qualsiasi alibi ad Arcelormitall, che dice che c’è un clima ostile verso l’industria, dall’altro quello di controllare che seriamente gli investimenti”. Secondo Landini, “questo sarebbe un modo per ricostruire un rapporto tra la città, i cittadini e il lavoro, che in questi sì è rotto”.
Per quanto riguarda le indiscrezioni su un incontro tra azienda e governo, secondo indiscrezioni di stampa in agenda per domani, Landini ha spiegato di continuare a “sostenere la necessità di un confronto in cui siano presenti anche le organizzazioni sindacali”.
E.G.