L’inflazione ad agosto accelera al 2,1% tendenziale rispetto all’1,9% di luglio con un progresso dei prezzi al consumo dello 0,5% su base mensile. Lo rende noto l’Istat.
“L`accelerazione tendenziale dell`inflazione – spiega l’Istituto di statistica – si deve prevalentemente a quella dei prezzi dei Beni energetici (da +18,6% di luglio a +19,8%) e in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +11,2% a +12,8%), mentre i prezzi della componente regolamentata continuano a registrare una crescita molto ampia (e in lieve accelerazione da +34,2% a +34,4%)”.
Contribuiscono, ma in misura minore, i prezzi degli alimentari lavorati (che accelerano da +0,2% a +0,8%) e quelli degli alimentari non lavorati (che invertono la tendenza da -0,2% a +0,8%).
L`inflazione “di fondo”, cioè al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,4% a +0,6%.
L`inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l`indice generale e a +0,9% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto “carrello della spesa”, tornano a crescere con un +0,8% rispetto alla variazione tendenziale nulla di luglio. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d`acquisto accelerano (da +2,0% a +2,5%).
“Ad agosto, secondo le stime preliminari, l`inflazione continua ad accelerare – commenta l’Istat – portandosi a un livello che non si registrava da gennaio 2013 (quando fu +2,2%), a causa per lo più dei prezzi dei Beni energetici che continuano a registrare una crescita molto ampia sia per la componente regolamentata sia per quella non regolamentata. Pur aumentando su base annua a un tasso inferiore al punto percentuale, accelerano però anche i prezzi dei Beni alimentari sia lavorati sia non lavorati, determinando così il ritorno alla crescita dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa (non accadeva da febbraio 2021)”.
TN