Nel complesso, il 2019 è caratterizzato da un nuovo aumento dell`occupazione e da un calo della disoccupazione che si associa alla diminuzione del numero di inattivi. Tuttavia, il quadro occupazionale “ha mostrato un progressivo indebolimento nella seconda metà dell`anno”. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati sul lavoro dell’ultimo trimestre dell’anno.
Dal lato dell`offerta di lavoro, nel quarto trimestre del 2019 il numero di persone occupate rimane sostanzialmente invariato in termini congiunturali, a sintesi dell`aumento dei dipendenti e del calo degliindipendenti. Il tasso di occupazione è pari al 59,2%, con una variazione nulla rispetto al terzo trimestre.
Inoltre, nei dati mensili più recenti (gennaio 2020) e al netto della stagionalità, il tasso di occupazione e il numero di occupati mostrano un calo rispetto al mese precedente.
Nell`andamento tendenziale prosegue la crescita del numero di occupati (+0,9%, +207 mila in un anno) per effetto dell`aumento dei lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine, a fronte del calo degli indipendenti; al contempo l`incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti sale al 17,2% (+0,1 punti in un anno). Dopo aver subito un rallentamento della crescita fino a registrare un calo nel terzo trimestre, gli occupati a tempo pieno aumentano lievemente, mentre gli occupati a tempo parziale continuano a crescere a ritmo sostenuto; per il 63,9% (-0,5 punti) di questi lavoratori si tratta di part time involontario. Inoltre, tra i giovani di 15-34 anni continua a crescere l`occupazione e il relativo tasso, sia in termini tendenziali sia congiunturali.
Nel confronto annuo, per l`undicesimo trimestre consecutivo, e con maggiore intensità, si riduce il numero di persone in cerca di prima o nuova occupazione (-237 mila in un anno, -8,4%).
Benché a ritmi dimezzati in confronto allo scorso trimestre, continua a diminuire anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-82 mila in un anno, -0,6%).
Il tasso di disoccupazione è in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima; tale andamento si associa alla stabilità congiunturale e alla lieve diminuzione tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Nel mese di gennaio 2020 il tasso di disoccupazione è stabile in confronto a dicembre 2019 e quello di inattività in lieve crescita.
Nel quarto trimestre 2019, l`input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una diminuzione rispetto al trimestre precedente (-0,3%) e un lieve aumento in termini tendenziali (+0,3%). Tali dinamiche risultano coerenti con la fase di rallentamento dell`attività economica che, nell`ultimo trimestre, è confermata dalla variazione congiunturale negativa registrata dal Pil (-0,3%).
Nei dati di flusso – a distanza di 12 mesi – aumenta la permanenza nell`occupazione, in particolare per giovani di 15-34 anni. Tra i dipendenti a termine continuano ad aumentare le transizioni verso il tempo indeterminato(+6,1 punti).
el 2019 continua la riduzione del numero dei disoccupati (-174 mila, -6,3%), in misura più intensa rispetto al 2018. A ciò corrisponde un calo del tasso di disoccupazione che nel 2019 scende al 10,0% (-0,7 punti in un anno).
La diminuzione dei disoccupati riguarda sia quelli di breve durata, sia, in misura maggiore, colore che cercanolavoro da almeno 12 mesi (-155 mila, -9,7%) la cui incidenza sul totale dei disoccupati scende al56,0% (-2,1 punti).
Nel 2019 il numero di inattivi diminuisce per il sesto anno consecutivo (-87 mila, -0,7%) ma in misura meno marcata dell`anno precedente. Il calo interessa quasi esclusivamente le forze di lavoro potenziali (-77 mila, -2,5%); solo per gli uomini aumenta la componente più distante dal mercato del lavoro. Per il quinto anno si riduce il numero di scoraggiati (-79 mila, -5,4%); tra le donne diminuiscono le inattive per pensionamento o non interessate a lavorare mentre per entrambi i generi aumentano i motivi familiari e di studio
TN