Da domani, gli infermieri lombardi faranno dei flash mob davanti alle prefetture di Como, Milano e Varese, nell’ambito delle mobilitazioni lanciate in tutta Italia dal sindacato “Nursing Up”. “La situazione del personale negli ospedali sta veramente scoppiando chiediamo che vengano con urgenza adeguati gli organici” ha dichiarato il responsabile di Nursing Up, Angelo Macchia, che stima “che in Lombardia bisognerebbe assumerne almeno cinquemila infermieri”.
Nel corso delle loro iniziative, gli infermieri consegneranno ai prefetti una lettera sul malcontento della categoria, motivato dalla sostanziale mancanza di adeguate risposte alle reiterate richieste dei professionisti dell`area infermieristica e degli altri operatori sanitari dipendenti dalle aziende sanitarie. Dopo le proteste di ottobre scorso, infatti, “da parte del ministro della Salute è arrivato solo un timido segnale attraverso il riconoscimento di una indennità professionale che, tuttavia, non essendo sostenuta da adeguati finanziamenti, come si dichiara nella lettera, lascia gli infermieri profondamente amareggiati e delusi”.
L`intento dei lavoratori, si precisa “è di evitare l`acuirsi della lotta sindacale in un periodo delicato come quello attuale, che ci vede impegnati 24 ore su 24 nelle attività di contrasto al Covid-19”, e la richiesta che viene rivolta ai prefetti è pertanto quella di “intervenire sensibilizzando il premier e il ministro della Salute, affinché gli stessi adottino finalmente i provvedimenti risolutivi di propria competenza, che sono necessari e opportuni per dare risposte favorevoli ai nostri desiderata”. In mancanza di risposte, di concerto con i colleghi che operano nelle altre regioni, gli infermieri lombardi si preparano a proclamare altre 48 ore di sciopero nazionale.
Le mobilitazioni sono state annunciate per domani dalle 10 alle 12 davanti alla prefettura di Como, per venerdi alla stessa ora di fronte al palazzo del governo di Milano, e lunedì prossimo dalle 10,30 alle 12,30 davanti alla prefettura di Varese.
E.G.