I lavoratori del settore dello spettacolo saranno in presidio a livello regionale, nelle città capoluogo o in altre città scelte unitariamente, venerdì 30 ottobre tra le 10.00 e le 13.00 per denunciare l’assenza di prospettiva e di progetto per una vera ripartenza di tutto il comparto fortemente danneggiato dal perdurare della crisi dovuta alla pandemia da Covid-19. La mobilitazione è stata indetta da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
I sindacati sottolineano come tutto il settore dello spettacolo sia stato investito dai provvedimenti per arginare l’epidemia e gli spettacoli già programmati sospesi sin dai primi decreti. “Abbiamo assistito a una ripartenza, possibile da metà giugno, che non si è tradotta in una reale possibilità di ritorno ad una normale programmazione. Stringenti sono stati i limiti di presenza del pubblico”
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil constatano che un rientro a una piena normalità non sarà possibile in tempi brevi, considerando anche che la pandemia determinerà un lungo periodo in cui le persone temeranno i luoghi affollati. Questo rafforza la necessità di individuare le fattibilità per forme possibili di spettacolo, nel rispetto di tutte le misure cautelative, ed evitare le sospensioni che gravano sull’occupazione e sulla possibilità di resistere oltre la pandemia per un settore imprenditoriale che non è fatto solo di grandi imprese pubbliche.
Tra le principali richieste al governo l’individuazione di forme di sostegno certe e strutturate a favore dei lavoratori dello spettacolo sino a tutto il 2021; l’istituzione di un tavolo permanente tra sindacati confederali, ministero della Cultura, del Lavoro e le associazioni di rappresentanza delle imprese dello spettacolo per discutere gli stanziamenti dello Stato, le risorse derivanti dal Recovery Fund, organizzare e agevolare forme di ripartenza in sicurezza la vigilanza diffuse e stabili, vigilare sul rispetto dei contratti nazionali, individuare, per tutta la fase dell’emergenza criteri di assegnazione del Fus che leghino l’erogazione alla tenuta occupazionale, riconoscimento, ai fini previdenziali, di tutto il periodo di emergenza Covid-19.
TN