“La mobilitazione del sindacato deve essere costruttiva e responsabile, evocare continuamente lo sciopero rischia di sminuirne il valore”. Lo afferma in una intervista alla Stampa il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.
Sullo sciopero generale minacciato da Landini Sbarra osserva che “la mobilitazione del sindacato deve essere intransigente ma costruttiva, nel solco della responsabilità. Lo sciopero è un mezzo, non un fine: si proclama, se ci sono le condizioni. Possiamo riprendere il dialogo con il governo subito, senza elevare il livello del conflitto”. L’unità sindacale? “Abbiamo deciso unitariamente di mettere in campo azioni diffuse sul territorio”, risponde Sbarra.
Nel confronto con il governo, “è necessario partire dai contenuti della nostra piattaforma sulle pensioni, che il ministero del Lavoro conosce benissimo. Ma ci aspettiamo – rilancia – aperture anche su investimenti e occupazione, fisco e Pnrr, ammortizzatori e politiche attive, Pa e scuola. Abbiamo bisogno di un grande accordo governo-imprese-sindacato, che ponga le basi per la crescita e una nuova politica industriale, che agganci le grandi transizioni in atto assicurando rilancio occupazionale. La vera sfida è quella della partecipazione per qualificare le relazioni sindacali”. “Abbiamo bisogno di un metodo di confronto stabile con il Governo, questo è chiaro – sottolinea -. Ma gli accordi si possono fare anche in 48 ore, se c`è comune volontà e coerenza nei comportamenti, come è accaduto per i protocolli su salute e sicurezza e i patti su pubblica amministrazione e scuola. Sulla manovra il confronto è stato scarso e le lacune della legge di bilancio risentono proprio di questo deficit. Da solo anche questo governo, per quanto autorevole, non ce la può fare. La coesione sociale oggi è indispensabile per dare profondità ed equità alle riforme”.
E.G.