“So che il tema è delicato – sottolinea Landini – ha implicazioni etiche, giuridiche e sociali complesse, e comprendo appieno il dramma di chi non può avere figli naturali, siano esse ragioni mediche o di genere. Personalmente ritengo il pericolo di mercificazione, di riduzione della persona a oggetto, di deprezzamento della vita una prospettiva che dobbiamo evitare anche solo di evocare e al direttivo della Cgil esprimerò la mia personale posizione”.
“Sono anche convinto – prosegue Landini – che una libera discussione su questi temi non possa in alcun modo essere interpretata come volontà di favorire un’accezione commerciale della Gravidanza Per Altri o di precostituire decisioni che non sono state prese e che non so se lo saranno mai. Penso che sui temi etici la Cgil debba compiere il massimo sforzo di conoscenza e informazione, lasciando a ognuno la necessaria libertà di opinione”.
“Trovo pertanto fortemente pretestuose e inaccettabili molte delle critiche rivolte alla Cgil per aver avviato una discussione in molti casi avanzata in forme sbagliate e con contenuti discutibili e francamente poveri. La Cgil è interessata a confrontarsi con tutte le opinioni. Serve naturalmente la volontà, la correttezza e l’apertura di approfondire, senza preconcetti, temi che – conclude il segretario generale della Cgil – hanno implicazioni etiche di tale portata e che richiedono, come sta da molti anni facendo l’ufficio nuovi diritti della Cgil, studio, conoscenza, comprensione, non certo anatemi, stravolgimento della realtà dei fatti e delle posizioni, ridicole accuse”.